Ospite di Stasera Italia, condotto da Barbara Palombelli su Rete 4, Tremonti assicura che Picasso “con la sua Metafisica passa dalla figura all’astrazione”
Impiccare un personaggio a un errore commesso nel corso di un intervento televisivo non è una buona cosa. Andrebbe considerato il “pathos” di un dibattito spesso acceso, che può indurre alla confusione. Diciamo pure che spesso è anche di cattivo gusto, vah. Ma ci sono casi in cui il contesto, o la storia personale di chi incappa nella gaffe, non permettono di astenersi. Sempre con leggerezza, ovviamente. Questo è accaduto ieri sera, 17 febbraio, durante la trasmissione Stasera Italia, condotta da Barbara Palombelli su Rete 4. L’argomento, ovviamente, era il discorso programmatico del premier incaricato Mario Draghi, e le analisi si succedevano mentre si attendeva live il risultato della fiducia in Senato, che poi in effetti sarebbe arrivata di lì a poco.
Fra gli ospiti invitati da Lady Rutelli c’era il professor Giulio Tremonti, noto accademico, tributarista e poi politico, con diverse esperienze come Ministro delle Finanze nei governi Berlusconi. Un opinionista ideale per chiosare le premesse poste da Draghi alla sua possibile – probabile – azione di governo, specie in materia fiscale e finanziaria. Peccato che Tremonti, non nuovo a ricercare divagazioni colte o comunque originali nelle sue frequenti comparsate tv, non abbia resistito a voler regalare agli ascoltatori una metafora artistica. E alludendo al radicale stravolgimento delle liturgie politiche che molti si attendono dall’ex presidente della BCE, ha voluto paragonarlo a Pablo Picasso. Che (sic) “con la sua Metafisica passa dalla figura all’astrazione”.
Ora: che di Picasso si possa dire che nel suo percorso creativo passò dalla figura all’astrazione, è oggettivamente innegabile. Ma tirare in ballo la Metafisica, con il malagueno, è davvero un erroraccio da matita blu. La corrente pittorica partorita da Giorgio de Chirico agli inizi del Novecento non entrò mai nella sfera creativa del pur volubile Picasso. Evocarla parlando di Surrealismo, potrebbe avere qualche motivazione, anche storica: ma con Picasso no, denuncia semplicemente una totale ignoranza in materia.
Grave? No, in linea generale la cosa passerebbe nel catastrofico relativismo di cui l’oggetto tv è da decenni latore. Ma nel caso di Tremonti la gaffe merita che vi si indugi. Non fu il professore valtellinese a piombare nella depressione milioni di italiani (già depressi di loro), quando si lasciò andare alla massima “con la cultura non si mangia”? E ora ci piace immaginare quei milioni di italiani, che in qualche modo a fatica, “malgrado” Tremonti – la pancia riescono in qualche modo a riempirsela, lasciarsi andare in un collettivo, liberatorio, catartico: “Caro Tremonti, tu, con la tua cultura, non mangeresti”!