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Andy Warhol, in mostra a Milano i film del genio della Pop art

The Last Supper recall

The Last Supper recallAndy Warhol, in mostra a Milano i film del genio della Pop art. Riapre dal 23 febbraio la mostra The Last Supper recall

Riapre al pubblico la mostra The Last Supper recall (dal 23 febbraio al 26 marzo) alla Galleria Credito Valtellinese. A partire dalla nuova apertura dell’esposizione – e per le due settimane successive – sono organizzati incontri, con prenotazione obbligatoria, dedicati alle installazioni cinematografiche dei film in 16 mm di Andy Warhol.

La mostra approfondisce il tema dell’Ultima Cena e il confronto con il genio Leonardesco attraverso un percorso che si snoda in due sezioni: un nucleo di opere di artisti contemporanei accanto a una selezione di proiezioni e filmati accompagnati da un consistente corpus documentario.

Parte integrante della mostra è la sezione dedicata alla settima arte attraverso le installazioni di film in pellicola 16mm di Andy Warhol, fra cui “Kiss”, “Haircut#1”, “Eat”, “Restaurant (aka l’Avventura)”, “Soapopera”, “Salvador Dalì”. La selezione delle opere, curata da Cineteca Milano, riguarda i film datati tra l’inizio degli anni Sessanta e la fine dei Settanta, conservati oggi presso il dipartimento di audiovisivi del MoMA di New York.

Durante la sua carriera artistica Andy Warhol ha realizzato centinaia di film, una produzione che suggerisce un interesse per il mezzo cinematografico tutt’altro che occasionale. Già dalle prime prove filmiche e poi lungo tutto il corso del suo primo decennio di attività in questo ambito, il cinema si offrì al padre della Pop Art di volta in volta come frontiera di sperimentazione linguistica, esercizio di minimalismo, provocatorio sberleffo alla società statunitense. La Factory, intesa sia come lo studio newyorkese dell’artista, sia, in senso lato, come la variopinta comunità che attorno a lui si raccoglieva, ebbe fin dall’inizio un ruolo da protagonista nelle escursioni di Warhol in ambito cinematografico. Realizzati spesso velocemente utilizzando mezzi di fortuna, come ad esempio una macchina da presa 16mm Bolex priva di sonoro, i film di Andy Warhol sono una testimonianza dell’onnivoro talento multidisciplinare del loro autore.

 FILM DI ANDY WARHOLFILM DI ANDY WARHOL

Martedì 23 febbraio, ore 18: Salvador Dalì, 1966, 16 mm, b/n, muto
Il pittore surrealista Salvador Dalì davanti all’obbiettivo scrutatore della macchina da presa della Factory. Warhol realizzò 472 ritratti 16mm di volti noti e meno noti, affascinato dai 15’ di fama offerti ai primi e dal glamour emanato dai secondi.

Giovedì 25 febbraio, ore 18: Haircut, 1963, 16mm, b/n, muto, 18’
Billy Name (pseudonimo di William Linich), fotografo ufficiale della Factory, era nipote di un barbiere e i suoi haircut parties erano note occasioni mondane. In questo film, Andy Wahrol lo immortala mentre esegue un taglio su John Daley.

Venerdì 26 febbraio, ore 18: Eat, 1964, 16mm b/n, muto, 26’
Il film mostra un primo piano del pittore Robert Indiana, intento a consumare quello che sembra essere un fungo. Venne girato nello studio di Indiana il 2 febbraio 1964.

Mercoledì 3 marzo ore 18: Restaurant, 1965, 16 mm, b/n, sonoro, 33’
Conosciuto anche come L’Avventura, dal nome del ristorante che fece da set e che era uno dei locali preferiti della modella e attrice Edie Sedwick. Quest’ultima è appunto la protagonista di questo film insieme al consueto coro di personaggi della Factory. Secondo il regista John Mekas, Chuck Wein, regista e manager della Sedwick, codiresse il film.

Giovedì 4 marzo, ore 18: Soap Opera, 1965, 16 mm, b/n, sonoro, 47’
Noto anche come The Lester Persky Story, il film è un omaggio beffardo ai commercials realizzati per la tv da Persky, che negli anni Settanta sarebbe diventato produttore cinematografico. Nel film di Wahrol i ruoli si invertono ed è la Soap Opera (muta ed inerte) ad interrompere il flusso degli spot commerciali (sonori e brillanti).

Venerdì 5 marzo, ore 18: Kiss, 1963, 16 mm, b/n, muto, 36’
Coppie di uomini e donne si scambiano baci ed effusioni. Tra di essi, alcune personalità illustri, come lo scrittore ed attivista Ed Sanders, il fotografo e regista Gerard Malanga, il critico d’arte Pierre Restany. Secondo lo scrittore Bob Colacello, assai vicino alla Factory, l’idea del film nacque dal divieto imposto dal codice hollywoodiano di mostrare sullo schermo baci in cui le labbra si toccassero per più di tre secondi.

 FILM DI ANDY WARHOLTHE LAST SUPPER RECALL
23 FEBBRAIO – 26 MARZO 2021

Galleria Credito Valtellinese
Milano, Corso Magenta 59

Orari
mercoledì – giovedì – venerdì ore 14 – 19 con prenotazione
Ingresso gratuito
Per la sicurezza del pubblico e del personale in Galleria, l’accesso alla mostra sarà limitato a 22 persone alla volta

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