A Roma, gli spazi della Galleria Continua accolgono fino al 17 aprile 2021 Toccante, prima personale romana del duo, nella vita e nell’arte, Ornaghi & Prestinari. L’esposizione presenta una serie di opere inedite, create ad hoc per la Galleria e il suo ambiente, accomunate dal tema dell’incontro e del toccare, in senso emotivo ma anche fisico.
Valentina Ornaghi e Claudio Prestinari hanno 35 e 37 anni. Autori, tra le altre, della scultura Filemone e Bauci (2017) per il parco di CityLife, a Milano, il duo si inserisce nella giovane onda artistica contemporanea. Lavorano insieme dal 2009, dopo aver studiato l’una disegno industriale e l’altro architettura, entrambi al Politecnico di Milano, e aver frequentato lo IUAV di Venezia.
Non a caso, la particolarità che contraddistingue i loro risultati artistici è la ricerca multidisciplinare, che abbraccia svariati ambiti, tra cui quello del design e della progettazione. Il loro lavoro indaga la dimensione intima e fragile delle cose, tra concetto astratto e azione concreta. L’attenzione ai materiali è una delle cifre stilistiche per meglio comprendere la genesi delle opere, nelle quali delicatezza, cura e tempo sono temi molto presenti.
Mescolando insieme figurazione pittorica e plastica, riflessioni sull’arte concettuale ed esperienze di vita personale, invitiamo in un universo intimo […] attraverso la nostra poetica, cerchiamo di dare un nuovo valore agli atti familiari. Ci sforziamo di pensare le cose come unite, per non privarle della loro complessità: per far convivere le cose piuttosto che separarle. […] La forma finale è sempre il risultato di un processo di raffinamento, di lavorare su una cosa specifica finché non inizia a parlare.
Ornaghi & Prestinari.
Il corpus di opere concepite per l’esposizione riguarda appunto il concetto d’incontro e relazione con l’altro. Come dichiara Prestinari in un’intervista, il tema centrale di Toccante prende le fila anche da una “riflessione relativa al pensiero e al pesare, perché l’etimologia latina della parola pensare è pesare. Il pensiero soppesa e può farsi pesante”.
Uno sguardo profondo e approfondito sulla realtà è il punto di partenza degli artisti per la realizzazione delle opere. Nella mostra, queste riflettono sulla sensazione di peso, che sostiene e bilancia tutto ciò che ci circonda. La fotografia dal titolo Sentimento accoglie il visitatore nella Galleria Continua: una sorta di manifesto e opera introduttiva alla mostra.
Ornaghi commenta: “È una fotografia che abbiamo scattato sul lago Maggiore, poco prima del secondo lockdown. Un paesaggio che per noi è molto familiare. […] «Sentimento» è il nome di questo chiosco dove i giovani si riuniscono nella stagione estiva, ma che d’inverno rimane chiuso. La sensazione di malinconia del luogo ci ha suggestionato e l’abbiamo letta in un modo diverso, perché proprio il giorno in cui è stata annunciata la chiusura ci trovavamo lì.”
Altre opere che sviluppano e approfondiscono la tematica dell’incontro e del toccare, in quanto senso, e del toccante, in quanto sentimento, sono Rintocco e Sfiorare. Nella prima, due calici di cristallo posti su una mensola si avvicinano gradualmente fino a toccarsi; nella seconda, il peso delle due tele fa sì che queste, per la forza di gravità, si inclinino l’una verso l’altra tanto da sfiorarsi.
Il nuovo corpus di lavori avviato dal duo sperimenta quindi, in quanto cifra stilistica degli artisti, differenti materiali – dalla fotografia alla ceramica, dal cristallo al marmo – che vengono manipolati e pensati attraverso il concetto del “toccare”, nelle sue varie accezioni, in quanto incontro con qualcosa o qualcuno che è altro da sé.
C’è una relazione tra il toccare sensoriale e ciò che ci tocca emotivamente.
Ornaghi & Prestinari
Non di meno, la prospettiva intimistica e quotidiana è centrale nell’esposizione: il clima emergenziale ha spinto ogni individuo a sperimentare la condivisione di sé e di ciò che possiede con gli altri. Per esempio, Ritrovarsi, realizzata con grandi piatti in ceramica smaltata, illustra l’aspetto conviviale del “mettersi a tavola” e mangiare insieme. I piatti dell’opera vengono rotti e successivamente i frammenti incollati insieme attraverso un processo di smaltatura che interessa solo alcuni di questi. Gli utensili vengono così riportati alla loro forma, evidenziandone il disegno originario.
Questa mostra rende nota l’importanza del ritrovo con l’altro, in un’ottica di ri-scoperta di sé e di ciò che ci circonda nella vita di tutti i giorni, con l’obiettivo di rendere il visitatore più consapevole e conscio del fatto che, in quanto umani, ci è impossibile perdere il contatto con i nostri simili e l’ambiente.
Informazioni utili
Galleria Continua
The St. Regis Rome, Via Vittorio E. Orlando 3, Roma, Italia
dal 19 febbraio al 17 aprile 2021
Martedi – Sabato 11.00 – 19.00
Solo su appuntamento. Per prenotare la visita scrivere a roma@galleriacontinua.com