JR, l’artista contemporaneo francese più famoso al mondo, re-immagina Palazzo Strozzi, Firenze. Una nuova installazione site specific trasforma il celebre palazzo fiorentino per riflettere sull’accessibilità ai luoghi della cultura nell’epoca del Covid-19.
“Ho la più grande galleria d’arte immaginabile: i muri del mondo intero” racconta JR a proposito della sua arte, collage fotografici imponenti, del carattere versatile e ambientale. Potrebbe avere tutto il mondo, artista francese tra i più celebri al mondo, ma dal 19 marzo al 22 agosto 2021 sceglie le mura di Palazzo Strozzi per la sua nuova installazione site specific. La ferita, questo il nome dell’opera, reinterpreta la facciata del palazzo simbolo del Rinascimento fiorentino. Non ci sono grosse anticipazione sul contenuto dell’opera, se non che proporrà una riflessione sull’accessibilità della cultura nell’epoca del Covid-19.
La nuova opera di JR rappresenta un segnale forte di riflessione sulle difficili condizioni di accesso alla cultura nell’epoca del Covid-19 ma allo stesso tempo un’occasione per un nuovo coinvolgimento del pubblico all’insegna di valori come libertà, immaginazione creativa e partecipazione. Nell’attuale difficoltà di offrire occasioni di fruizione dell’arte in spazi tradizionali, la scelta di creare un’opera visibile a chiunque sulla facciata di Palazzo Strozzi diviene un invito a ritrovare un rapporto diretto con l’arte e una sollecitazione per nuove forme di condivisione e partecipazione.
Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi
Partecipazione e una forte connotazione pubblica sono infatti le principale caratteristiche del lavoro di JR, che negli anni ha creato opere dal grande impatto visivo coinvolgendo sempre contesti differenti: dalle favelas di Rio de Janeiro alla grande piazza della Piramide del Louvre, da Ellis Island a New York alla prigione di massima sicurezza di Tehachapi in California.
La carriera di JR
Ideatore del progetto 28 Millimeters iniziato nel 2004 nel territorio di Clichy-Montfermeil, JR prosegue il suo lavoro in Medio Oriente con Face 2 Face (2007), inoltre in Brasile e in Kenya con Women Are Heroes (2008-2011) il cui documentario è presentato nel 2010 alla Settimana della Critica del Festival di Cannes.
Nel 2014, in collaborazione con il New York City Ballet, usa il linguaggio della danza per raccontare la sua visione delle rivolte nel quartiere di Clichy-Montfermeil, realizzando Les Bosquets, un balletto e un cortometraggio con le musiche di Woodkid, Hans Zimmer e Pharrell William, presentato al Tribeca Film Festival.
Nel 2016 è invitato dal Louvre, di cui fa sparire la piramide grazie a una sorprendente anamorfosi. Lo stesso anno, durante le Olimpiadi di Rio, crea gigantesche installazioni scultoree in tutta la città, per celebrare la bellezza del gesto sportivo. Nel 2017 dirige con Agnès Varda il documentario Visages, Villages, presentato al Festival di Cannes nella sezione Fuori concorso, e ottiene l’Œil d’Or per il miglior documentario; nella stessa categoria è anche candidato al César e all’Oscar nel 2018 e ottiene molti premi in tutto il mondo.
Le prime retrospettive del lavoro di JR si sono svolte al Watari-Um Museum di Tokyo e al Cincinnati Contemporary Arts Center (CAC) nel 2013, seguite da mostre al Museo Frieder Burda di Baden Baden nel 2014 e alla Fondazione HOCA di Hong Kong nel 2015. Nel 2018 ha esposto alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi e nel 2019 al San Francisco Museum of Modern Art (SFMOMA) e al Brooklyn Museum. Nel 2019 JR e la regista Alice Rohrwacher hanno realizzato il progetto Omelia Contadina.
JR è rappresentato da Perrotin, PACE Gallery, Nara Roesler e Galleria Continua.