Il modello donato al museo è stato utilizzato da Fauci negli ultimi 13 mesi. Per spiegare la pandemia Covid prima al Congresso USA, poi ai giornalisti e al pubblico
Se è vero che fra i ruoli che si assegnano ai musei c’è quello di essere testimoni della nostra storia, allora il gesto non potrebbe essere più appropriato. L’”oggetto” in questione è infatti qualcosa che da oltre un anno ha imposto a tutto il mondo una rivoluzione di portata epocale. Come forse neanche le guerre mondiali erano riuscite. Sì, parliamo del Coronavirus Covid-19, che – a futura memoria – farà mostra di sé allo Smithsonian National Museum of American History, a Washington. Tranquilli, nessun pericolo di contagio, nello specifico. Si tratta infatti di un modello 3D, entrato nell’immaginario visuale collettivo con i picchi proteici colorati in blu e arancione.
A donarlo al museo uno dei personaggi più legati al momento pandemico, il virologo Anthony Fauci, direttore dell’Istituto di allergie e malattie infettive presso il National Institutes of Health e consulente scientifico dei presidenti Donald Trump e ora Joe Biden. È lui che ha utilizzato il modello negli ultimi 13 mesi, per spiegare la pandemia COVID-19 prima al Congresso USA, poi ai giornalisti e al pubblico. “Questo è stato un anno terribile sotto tanti aspetti“, ha detto Fauci. “Tra decenni, la gente ancora parlerà dell’esperienza che abbiamo vissuto“. Al medico ottantenne è stata assegnata dal museo la medaglia annuale dei Great Americans, in riconoscimonto della sua decennale carriera nella lotta alle malattie infettive. Dai primi anni della crisi dell’AIDS fino, più recentemente, alla guida della risposta della nazione al Coronavirus.
https://americanhistory.si.edu/