La sede di Cardi Gallery di Londra ospita la prima grande personale di Paolo Canevari nel Regno Unito: Self-portrait / Autoritratto. Aperta fino al 17 aprile, l’esposizione propone una panoramica del lavoro trentennale dell’artista, culmine di una duratura collaborazione con la galleria.
Il lavoro di Paolo Canevari (Roma, 1963) pone il pubblico di fronte a questioni di rilevanza politica e filosofica, trasformando materiali e icone quotidiani in sculture di grandi dimensioni. Avendo vissuto in Italia e a New York per molti anni, la sua pratica è conosciuta sulla scena internazionale.
L’esposizione raccoglie oltre trenta opere dell’artista, molte delle quali inedite. Tra sculture, disegni e installazioni, le opere risalgono agli anni Novanta, con le famose sculture in gomma, per approdare ai tempi più recenti con la serie Monuments of the Memory: Landscape e Constellations.
Autoritratto mira non solo a fornire al pubblico una profonda analisi del sé dell’artista, ma anche, spiega Canevari, a “una lettura politica del fare arte, volta a misurare ciò che Pasolini aveva definito ‘l’ingiustizia del mondo’”. A questo proposito chiarisce: “La natura ‘politica’ del mio lavoro è solo una delle tante possibili interpretazioni. Il mio approccio all’arte, e all’idea di arte concepita e trasmessa dalla società consumistica globale, vuole essere radicale e sovversivo, elevare il livello di percezione morale ed etica del mondo.”
L’opera di Canevari, dall’estetica brutale divisa tra ironia e inquietudine, trasforma i materiali industriali, sia dal punto di vista concettuale che da quello formale. Il petrolio e le sue applicazioni (gomma sintetica, olio motore di scarico, ecc.) sono il fulcro del suo linguaggio artistico.
Le grandi sculture nere, assieme ai disegni, diventano emblemi della violenza che pervade il mondo di oggi, nel quale la minaccia della guerra è costantemente presente, e la memoria dell’umanità non abbastanza lunga. Canevari fonda la sua pratica sul concetto di opera d’arte “aperta”, che allarghi le prospettive e il pensiero del fruitore.
“L’arte è una forza democratica e progressista, idealmente al servizio della società […] L’uso di icone, simboli e forme provenienti da culture diverse diventa nel mio lavoro un modo per richiamare l’attenzione sul loro vero significato, sul loro legame con i dogmi e con le altre forme di potere; diventa uno strumento per instaurare un dialogo con lo spettatore e stimolarne la reazione.”, Paolo Canevari
La mostra presso Cardi Gallery, nella sua seconda sede – la prima è quella storica di Milano che fino al 30 aprile propone I Dormienti di Mimmo Paladino – è corredata da un catalogo che propone un saggio dell’americano Robert Storr, curatore anche della Biennale Arte di Venezia del 2007, un’intervista con l’artista iraniana Shirin Neshat e un omaggio a Canevari del noto scrittore italiano Andrea Camilleri.
Informazioni utili
22 Grafton Street, W1S 4EX Londra
Tel +44 (0)203 409 9633
Autoritratto di Paolo Canevari
Fino al 17 Aprile
Da lunedì a venerdì, 10:00 – 18:00, sabato 11:00 – 17:00