Una sinfonia di colori e luci che parla di mondi altri. Raffaele Cioffi arriva a Lissone con Soglie 2018_2020, visitabile (previa prenotazione) fino al 25 aprile 2021 al MAC – Museo d’Arte Contemporanea. Un tributo alla città che ha ispirato i suoi ultimi lavori ma anche il coronamento di 30 anni di carriera passati a cercare di rappresentare qualcosa che non ha né forma né consistenza.
Le grandi tele luminose che si rincorrono sulle pareti del Museo di Lissone segnano un nuovo capitolo nella ormai lunga carriera di Raffaele Cioffi, classe ’71, diplomatosi a Brera con Luciano Fabro. Capitolo contraddistinto da una nuova maturità intellettuale, che l’artista sembra aver acquisito senza però lasciare da parte la componente istintuale che da sempre guida il suo pennello. A prevalere è, ancora una volta, la componente emozionale, che pur esplicandosi in un’assenza di forma, riesce comunque a veicolare una narrazione efficace e coinvolgente.
Quelli esposti a Lissone sono lavori inediti, alcuni dei quali realizzati appositamente per la mostra in corso. Sono quadri in cui la pittura sembra dilatarsi senza limiti nello spazio, ben al di là dei confini fisici del supporto che la ospita. Una pittura in cui luce e colore si fondono a evocare una dimensione ulteriore, in cui lo spettatore si trova immerso grazie al movimento roboante delle pennellate che vede davanti a sé.
Interesse primario di Cioffi è l’indagine dei meccanismo messi in moto dall’arte nella più irrazionale dell’essere umano. Per farlo, l’artista trascende la pittura in sé e parla di un’ulteriorità fatta di sogni e dolori, emozioni forti e desideri appassionati. Un luogo ancestrale in cui a esistere sono solo opera e osservatore.