Quattro serate per otto puntate, capolavori come L’ultima cena o La Gioconda presi a prestito per i titoli degli episodi, un cast ed una produzione internazionale. Questi, in sintesi, gli elementi principali di Leonardo, la nuova serie televisiva in onda a partire da martedì 23 marzo, alle 21.30 su Rai1. Basterà per rendere onore al genio Da Vinci a due anni dal cinquecentenario della morte?
Fin dal 2018 si susseguono le notizie e gli annunci sulla nuova fiction di Rai1 dedicata alla grande figura del Rinascimento italiano. Come è noto, la produzione e gli sceneggiatori sono gli stessi de I Medici, altra serie ambientata nella Firenze di Lorenzo il Magnifico, suddivisa in ben tre stagioni, che non ha brillato per ascolti pur raggiungendo un certo gradimento social dovuto soprattutto alla presenza dell’attore Daniel Sharman nei panni del protagonista. Il Leonardo interpretato da Aiden Turner (Poldark), potrebbe avere un destino simile, poiché simili sono le scelte alla base del prodotto.
Una coproduzione statunitense-britannica-franco-italo-spagnola ha messo insieme un cast che sembra studiato a tavolino per non scontentare nessuno; le parti principali sono coperte da attori provenienti dai cinque paesi, per l’Italia troviamo Giancarlo Giannini e la giovane e poliglotta Matilda De Angelis, già ospite di Sanremo 2021.
Quanto alla trama, gli autori non hanno fatto mistero di avere consultato fonti storiche (anche se non è dato di sapere quali), ma di avere poi lavorato ampiamente di fantasia. Il motivo di una simile libertà, benché si tratti di una delle figure più importanti della cultura occidentale, è “facciamo serie Tv non documentari”, ha precisato Luca Bernabei, presidente della casa di produzione italiana Lux Vide. “La storia di Caterina da Cremona, ad esempio, è vera perchè ci sono dei contratti in cui Leonardo la chiedeva come modella”, aggiungono gli sceneggiatori Frank Spotnitz e Steve Thompson. “Noi abbiamo pensato che lei fosse la sua musa ispiratrice e abbiamo tessuto nella trama vera alcuni elementi di finzione”. Fra gli altri elementi di finzione, troviamo la morte di Caterina, il personaggio interpretato da Matilda De Angelis, e l’accusa di assassinio nei confronti di Leonardo. Una vicenda che, più che Da Vinci, ricorda Caravaggio, altro genio artistico italiano, ma vissuto un centinaio d’anni dopo e con personalità, formazione, pensiero e vissuto del tutto differenti. Ancora Bernabei racconta che “Frank e Steve sono persone serie, ma sono sceneggiatori ed hanno dovuto riempire dei punti oscuri”, riferendosi ai particolari della vita del genio italiano di cui non si hanno ancora notizie storiche documentate.
I 120 fra costumi e accessori sono stati realizzati grazie alla partnership fra la produzione Lux Vide e le Manifatture Digitali Cinema di Prato, con la supervisione del costumista Alessandro Lai; collaborazioni intraprese già in occasione della produzione de I Medici. Quanto alla regia della serie Leonardo, Alexis Sweet è un regista di spot televisivi e documentari italo-inglese, mentre Daniel Percival è un regista britannico premio BAFTA.