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Guardare indietro per guardare avanti: le foto inedite di Elliott Erwitt in un nuovo libro

New Orleans, 1947. (Elliott Erwitt, Magnum Photos) New Orleans, 1947. (Elliott Erwitt, Magnum Photos)
New Orleans, 1947. (Elliott Erwitt, Magnum Photos)
New Orleans, 1947. Elliott Erwitt, Magnum Photos

C’è sempre qualcosa da esaminare, da rivalutare, sempre qualcosa da vedere di nuovo, per la prima volta. A novant’anni il mio lavoro sembra diverso da come l’avevo sempre visto prima. Elliott Erwitt

Sono scatti inediti quelli raccolti nella pubblicazione di Elliott Erwitt (Parigi, 1928) Fotografie ritrovate, non perse, edita da Contrasto. 170 fotografie selezionate dal maestro stesso e scattate tra il 1947 e il 2010.

Nel 2018, a 90 anni, Erwitt decide di tuffarsi nel suo archivio in cerca di ricordi. L’obiettivo: cercare immagini mai mostrate prima, risultato di più di sessant’anni di lavoro. Un’impresa titanica: dopo aver visionato circa 600.000 lavori, il maestro ne ha selezionati 170, di cui il meno recente è del 1947. Aveva 17 anni e usava il suo bagno come camera oscura. Le immagini più recenti, invece, sono state scattate in Scozia e a Cuba.

Ritrovate: le fotografie scelte ripercorrono la carriera artistica di Erwitt e ne compongono una sorta di résumé, un tributo ai suoi successi. Non perse: forse dimenticate, ma che valeva la pena riportare alla luce. In un momento storico che ci costringe a restare nelle proprie case, guardarsi indietro è un esercizio non solo atto a ricordare – i luoghi ma, anche e soprattutto, se stessi – ma anche una spinta per vedere davanti a sé un futuro florido e positivo.

© Katie Clifford
Elliott Erwitt mentre seleziona le fotografie © Katie Clifford

 

St. James park, Londra, 1952. (Elliott Erwitt, Magnum Photos)
St. James park, Londra, 1952. (Elliott Erwitt, Magnum Photos)

Attraverso questa operazione, Erwitt riscopre vecchie fotografie e accorda loro nuovi significati. I luoghi: l’Europa del dopoguerra, l’Unione Sovietica, Cuba e l’America Latina, gli Stati Uniti e il Giappone. Le tematiche: soggetti ricorrenti nella sua poetica, scattati anche durante i reportage come fotogiornalista, come bambini, cani, vite di gioia; immagini personali, che ritraggono la prima moglie e la figlia Ellen. Il volume ci invita a guardare con gli occhi del fotografo. Ad analizzarne le scelte formali, gli accostamenti, le inquadrature, le pose, gli sguardi. La cifra stilistica, comune a tutte le immagini, è un punto di vista sensibile, partecipe, ironico e appassionato.

Nei suoi 70 anni di lavoro, Erwitt ha immortalato tra le personalità più importanti del Novecento: John F. Kennedy, Richard Nixon, Fidel Castro, assieme a Marilyn Monroe e Marlene Dietrich. Incontra personalità quali Robert Capa, che nel 1953 lo invita a far parte di Magnum Photos, Edward Steichen e Roy Stryker.

Ha pubblicato più di trenta raccolte delle sue fotografie ed esposto nei maggiori musei e gallerie del mondo. attualmente vive a New York, dove si è stabilito negli anni ’50.

New York, 1948. (Elliott Erwitt, Magnum Photos)
New York, 1948. (Elliott Erwitt, Magnum Photos)
New York City, 1955. (Elliott Erwitt, Magnum Photos)
New York City, 1955. (Elliott Erwitt, Magnum Photos)
New Rochelle, stato di New York, 1960. (Elliott Erwitt, Magnum Photos)
New Rochelle, stato di New York, 1960. (Elliott Erwitt, Magnum Photos)

 

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