Print Friendly and PDF

Il Paradiso ritrovato al Monte Verità. Gli 84 nudi maschili del Padiglione Elisarion risplendono di nuova luce

Monte Verità
Monte Verità

Il complesso museale Monte Verità, reso celebre dalla mostra tutt’ora visibile curata da Harald Szeemann, riapre in seguito ai lavori di restauro che lo hanno interessato nella sua totalità, e in particolare il polittico Il chiaro mondo dei beati di Elisàr von Kupffer, presso il Padiglione Elisarion.

Il Monte Verità si erge sopra la città di Ascona, vicino al lago Maggiore, Canton Ticino, Svizzera. Qui, l’inizio del Novecento vede la nascita di una colonia alternativa e vegetariana che attrae intellettuali e stimola lo scambio di idee. Tra gli ospiti illustri, Herman Hesse, Isadora Duncan, Hans Arp, Carl Gustav Jung, Hans Richter, Marianne von Werefkin, Alexej von Jawlensky, Arthur Segal, El Lissitzky e molti altri.

In quanto luogo di manifestazioni culturali, qui il grandissimo curatore Harald Szeemann cura, nel 1978, l’esposizione Le mammelle della verità, consacrata alla storia della comunità. Organizzata presso Casa Anatta, essa è concepita come un’unica grande installazione – opera d’arte totale o Gesamtkunstwerk – composta da 975 oggetti. La mostra è tutt’ora visibile presso il Monte.

Il complesso museale di Monte Verità, in Ticino, comprende Casa Anatta, Casa Selma, Casa dei russi e il Padiglione Elisarion. All’interno di quest’ultimo, un dipinto circolare di 9 metri occupa le pareti. Le 16 tele de Il chiaro mondo dei Beati di Elisàr von Kupffer ospitano 84 nudi maschili immersi in un paradiso terrestre.

Il polittico di van Kupffer all'iterno del Padiglione Elisarion
Il polittico di van Kupffer all’interno del Padiglione Elisarion
Il polittico di van Kupffer all'iterno del Padiglione Elisarion
Dettaglio, Il chiaro mondo dei beati, van Kupffer
Dal 1° aprile 2021, dopo grandiosi lavori di restauro, la struttura riapre al pubblico. I lavori di conservazione dell’intera struttura museale sono stati diretti dagli architetti Gabriele Geronzi e Carlo Zanetti. Il ripristino del polittico di van Kupffer è opera di Petra Helm e Christian Marty ed è stato possibile grazie alla Fondazione Monte Verità e all’Associazione Pro Elisarion.

L’opera pittorica di von Kupffer è un bene culturale che, come tutto il Complesso di Monte Verità, rientra sotto la tutela dell’Ufficio dei Beni Culturali del Canton Ticino. Il chiaro mondo dei beati è un’opera scenica dal respiro romantico e preraffaelita. Le 33 scene che essa rappresenta sono descritte in versi dal pittore stesso.

Figura eclettica – artista, poeta, storico e drammaturgo – von Kupffer nasce in Estonia nel 1872. Con il compagno Eduar von Mayer, romanziere e filosofo tedesco, si stabilisce in Ticino dove fonda un movimento filosofico-religioso promotore della libertà sociale e sessuale: il Clarismo.

Luogo di diffusione di tale “credo” è il Sanctuarium Artis Elisarion, costruito dai due amanti a Minusio. Qui Il chiaro mondo dei beati era esposto al termine di un percorso iniziatico che aveva l’obiettivo di condurre i visitatori dal mondo caotico al “Chiaro Mondo”.

Alla loro morte, il dipinto – assieme al santuario tutto – viene donato al Comune di Minusio, nel distretto di Locarno. Il polittico è rimosso dalla sua sede originale nel 1977 per una ristrutturazione e viene riscoperto da Szeemann dieci anni più tardi. Il chiaro mondo dei beati fa parte, infatti, dell’esposizione itinerante Monte Verità. Le Mammelle della verità. Dopo il tour della mostra, installata a Zurigo, Berlino, Vienna e Monaco, nel parco del Monte viene costruito il Padiglione Elisarion, volto a proteggere e salvaguardare l’opera di von Kupffer.

Qui Szeemann conduce una storica visita guidata al Padiglione.

Durante il restauro del polittico di van Kupffer
Durante il restauro del polittico di van Kupffer

Informazioni utili

Fondazione Monte Verità

Strada Collina 84 CH 6612 Ascona

Tel +41 91 785 40 40

Orari di apertura: sabato 14 – 18

domenica e festivi 10 – 13/14-18

Per visite su prenotazione: info@monteverita.org

Monte Verità è aperto dal 1 aprile al 1 novembre

Commenta con Facebook