La Galleria d’arte della città di Southampton e la National Gallery di Londra annunciano Creating a National Collection, una nuova esposizione collaborativa. Crisi sanitaria permettendo, dal 28 maggio al 4 settembre 2021 essa esplorerà i 92 anni di partnership tra le due istituzioni e il ruolo che la National Gallery ha ricoperto nell’evoluzione della collezione di Southampton.
Il titolo della mostra è Creating a National Collection, The Partnership Between Southampton City Art Gallery and the National Gallery, London. Tra opere di proprietà della collezione e prestiti della National Gallery, includerà dipinti di Monet, Gainsborough, Maggi Hambling e Paula Rego.
La curatela è di Jemma Craig, tirocinante della scuola curatoriale della National Gallery, con il supporto di Art Fund e della fondazione Vivmar, e della dott.ssa Susanna Avery-Quash, curatrice ricercatrice senior della National Gallery.
I legami storici tra le due gallerie sono significativi ma poco noti. Il sodalizio risale al 1911, quando il lascito di Robert Chipperfied (1817-1911) consente la creazione della collezione di Southampton.
Nel suo testamento, Chipperfield esige che per ogni acquisizione portata a termine grazie al suo fondo monetario venga consultato il Direttore della National Gallery. Kenneth Clarck, che aveva assunto tale posizione nel 1934, si impegna attivamente nell’adempimento di tale compito.
Clarck e il suo successore, Philip Hendy, supportano il lavoro dei primi due curatori di Southampton, George Loraine Conran e Maurice Palmer, nella creazione della di una collezione riconosciuta dal pubblico. Fino al 1975, tutte le acquisizioni della galleria d’arte sono sottoposte a giudizio della National Gallery.
La galleria possiede un insieme significativo di dipinti provenienti dall’Europa occidentale. Southampton racconta quindi la storia dell’arte occidentale a partire dal Rinascimento fino ai giorni nostri in una maniera che poche altre gallerie regionali inglesi hanno saputo adottare.
L’esposizione Creating a National Collection indaga per la prima volta la relazione e l’influenza che la National Gallery ha esercitato nell’evoluzione della collezione Southampton.
Le prime acquisizioni di quest’ultima includono opere di pittori europei del XIX secolo, tra cui including Eugéne Louis Boudin (1824–1898), Camille Pissarro (1830–1903) e Joaquín Sorolla (1863–1923). Oltre a Caesar van Everdingen (ca. 1606–1678) e Sofonisba Anguissola (ca. 1532–1625), troviamo anche maestri antichi e riconosciuti, quali Jacob Jordaens (1593–1678).
Con l’aiuto fondamentale della National Gallery, Southampton ha costruito una galleria di opere che è oggi considerata una delle collezioni più pregiate d’arte britannica del XX secolo. Questa è una delle ragioni per cui la collezione è stata insignita del Designated Status, un premio che l’Arts Council England consegna alle collezioni di rilevanza nazionale.
Posizione centrale all’interno della mostra è occupata da 58 lavori. Essi constano di una serie di coppie di dipinti che segnano I momenti chiave della storia dell’arte dell’Europa Ovest. Sono comprese opere di Cesare da Sesto (ca. 1477–1523), Thomas Gainsborough (1727–1788), e Claude Monet (1840–1926).
Le giustapposizioni messe in atto sottilineano la ricchezza della galleria Southampton e rivelano la qualità delle sue proprietà.
L’esposizione ripercorre quindi l’importanza della Galleria d’arte Southampton in quanto pioniera dell’arte britannica del XX e XXI secolo. Sono esposti artisti contemporanei che lavorano nel Regno Unito, quali Paula Rego, e George Shaw, come gli artisti in residenza Maggi Hambling e Rosalind Nashashibi.
L’esposizione è accompagnata da una pubblicazione che per la prima volta ripercorre le origini della Galleria Southampton e il suo sviluppo, facendo uso di testi inediti provenienti dagli archivi storici e nuove testimonianze orali.