77 scatti invitano a un viaggio immersivo ai quattro angoli del mondo. Va in scena a San Donato Milanese la terza edizione del premio di fotogiornalismo Andrei Stenin. Appuntamento dal 14 maggio al 30 giugno 2021.
Dare voce e senso ai grandi problemi della vita moderna, dai conflitti sociali e politici alla questione ecologica. Questo l’obiettivo degli autori che hanno vinto l’edizione 2020 del premio di fotogiornalismo Andrei Stenin, dedicato al fotografo russo morto nel 2014, mentre documentava la guerra in Ucraina. Organizzato dal gruppo mediatico “Rossiya Segodnya” sotto l’egida della Commissione della Federazione Russa per l’UNESCO, il concorso mira a sostenere i giovani fotografi da tutto il mondo e ad attirare l’interesse del pubblico sui compiti del fotogiornalismo.
Per il terzo anno di fila, il Comune di San Donato Milanese e il Gruppo Fotografico Progetto Immagine, nell’ambito del progetto Cascina Roma Fotografia invitano il pubblico ad un viaggio immersivo nei 77 scatti, selezionati attraverso 6.000 candidature provenienti da 80 nazioni di tutti cinque i continenti. Quattro le sezioni, ognuna delle quali divisa a sua volta in opera singola e serie: Notizie principali, Sport, Il mio pianeta e Ritratto. Un eroe del nostro tempo.
Trionfano nella prima categoria “Notizie principali” lo straziante scatto della fotografa inglese Lynzy Billing, “Giustizia affossata”, in cui il corpo di Ferdinand Santos (ucciso il 14 gennaio 2019) galleggia come un Cristo sotto un ponte a Tondo, Manila, appesantito da un secchio pieno di cemento con catene; e la serie “Attentato all’hotel DusitD2”, dello spagnolo Luis Tato, che documenta in maniera sintetica ma forte i tragici eventi accaduti nel complesso alberghiero di Nairobi nel gennaio del 2019.
La fotografia “Una vita sul limite” del repoter di Calcutta Sumit Sanyal, che immortala gli abitanti dell’isola di Mousuni, nella quale il mare sta gradualmente erodendo la terraferma, è stata eletta come migliore immagine singola nella categoria “Il mio pianeta”. Si aggiudica il Primio posto come migliore serie ”La capitale di un mondo che svanisce”, cronache della città di Vorkuta, del russo Sergei Parshukov.
Nella categoria “Sport” sono stati premiati la fantasmagoria della fotografa Sebnem Coskun (Turchia), la cui eroina è la free diver turca Sahika Ercumen, immortalata durante un allenamento nella grotta di Gilindire nel sud del Paese, e la serie del giornalista Pavel Volkov su Alexei Talai, miracolosamente sopravvissuto da bambino a un incendio provocato da un proiettile di artiglieria, e che per tutta la sua vita è stato un esempio di incredibile forza d’animo.
Nella categoria “Ritratto. Un eroe del nostro tempo”, i primi posti sono andati a fotoreporter di Russia e Italia. Nella sezione foto singole ha vinto lo scatto del russo Yury Smityuk “L’isola di Wrangel”, in cui l’eroe è il collaboratore scientifico dell’oasi protetta Pavel Kulemeyev, ripreso “nell’ambiente naturale di vita”. Tra le storie, la più votata è stata la narrazione del giornalista italiano Danilo Garcia Di Meo “Quatrani. I figli del terremoto” sui giovani abitanti di L’Aquila, la cui unità e identità è stata fortemente influenzata dal terremoto avvenuto durante la loro infanzia.
Qui l’elenco completo dei vincitori del 2020.
Informazioni
14 maggio – 30 giugno 2021
Cascina Roma Fotografia, Piazza delle Arti 6 e all’aperto in vari punti della città di San Donato Milanese