Quest’anno l’asta di arte moderna e contemporanea di aprile-maggio di Christie’s a Milano è stata battuta interamente online, causa Covid. Chiusa lo scorso 6 maggio, Reborn: Modern and Contemporary ha realizzato un totale di 1.796.375 euro. Timie le offerte fino alle ultime due ore prima della chiusura. Poi chiusura, classica oramai per l’online, col botto. 411 collezionisti provenienti da 30 paesi diversi si sono iscritti alla vendita.
Il catalogo era variegato; in esposizione al viewing di Palazzo Clerici opere che spaziavano da De Chirico e Savinio a Boetti, Fontana e Dorazio, fino ad arrivare ad artisti contemporanei come Francesco Vezzoli o Xiaodong Liu. Forte la presenza di artisti italiani, non sono mancati maestri internazionali.
Top lot The God of War di Xiaodong Liu (artista cinese nato nel 1963, un nome “nuovo” per le aste di contemporanea in Italia), un olio su tela del 2012. Era stimato 20.000-30.000 euro ed è stato venduto a 118.750 euro. Boetti non delude. Il piccolo ricamo (22 x 22,5 cm), Mettere i verbi all’infinito, 1988, stimato 20.000-30.000, è stato battuto a 52.500 euro.
Di Fausto Melotti sono state battute diverse opere (ceramiche e sculture). La più importante, un tavolo del 1950 circa, in ceramica policroma smaltata, ottone e cristallo venduto a 93.750 euro (da una stima di 50.000-80.000 euro), ha realizzato il secondo prezzo più alto dell’asta, assieme a una scultura in bronzo di Arnaldo Pomodoro, Mappamondo, 1966, venduta allo stesso esatto prezzo del tavolo di Melotti. Menzione per uno Schifano del ’67-’69, Tutte stelle, che da una stima di 8.000-12.000 euro ha raggiunto i 75.000. Christie’s, anche in tempi difficili, riesce a difendersi con successo.