É quasi giunta al termine l’asta online di Christie’s Proof of Sovereignty (25 maggio – 3 giugno). Tra le opere, con relativi NFT, proposte in asta, si è aggiunto anche Aria, il nuovo fashion film firmato Gucci.
Che il nascente mercato degli NFT abbia le potenzialità per coinvolgere qualsiasi attore nella sua vertiginosa crescita lo si è intuito, ragione per cui siamo in costante attesa di nuove collaborazioni e sperimentazioni virtuali. L’ultima da registrare è quella che porta Gucci a presentare da Christie’s un’opera ispirata alla collezione Autunno/Inverno 2021. Si tratta di Aria, un fashion film della durata di quattro minuti realizzato dalla filmmaker Floria Sigismondi e il direttore creativo del brand Alessandro Michele.
Il fenomeno dei fashion film – cortometraggi realizzati per accompagnare l’uscita di una collezione, spesso girati da registi importanti – è ormai consolidato nel mondo della moda, con Gucci in primo piano nella sperimentazione in tal senso. Ricordiamo, per esempio, la serie che la casa di moda aveva realizzato lo scorso anno. Ma di certo si tratta di una prima deviazione nell’universo NFT.
Aria fa parte del catalogo virtuale Proof of Sovereignty, che Christie’s sta esitando online (dal 25 maggio al 3 giugno 2021). Nel momento in cui si scrive l’offerta corrente per l’opera è $20,000. L’asta rappresenta il secondo appuntamento che la maison dedica agli NFT. Christie’s parte infatti dai $70 milioni con cui, nel marzo 2021, ha venduto un’opera digitale di Beeple. Un collage virtuale di immagini scattate ogni giorno per 5000 giorni.
Proof of Sovereignty si compone di 20 opere accompagnate da rispettivi NFT. Apre il catalogo Global Groove (Opening) del padre della video arte Nam June Paik. Quasi uno step evolutivo per il suo medium dunque. Avvolta nel mistero PRESENT di Jenny Holzer. Un grandissimo nome che certifica l’importanza dell’evento al di là del sentimento di novità. Ovviamente, si tratta di un’epifanica scritta: In a dream you saw a way to survive and you were full of joy. Suggestive le sculture 3D in realtà aumentata di Auriea Harvey (Minoriea Bust Version 1 (Digital Version 2)) e Raf Grassetti (Lady Justice). Il marmo s’è fatto leggero, vien da dire. Impossibile da esperire nella realtà il paesaggio pregno di polvere rossa di GMUNK, Island in the Clouds. Ancora più immaginifico e suggestivo il proliferare di colori e forme geometriche di Joshua Davis. The V01D/055-056-058-001 sembra una cascata irrefrenabile di dati.