Wannenes prepara un nuovo incanto dedicato ai Dipinti Antichi e del XIX secolo. L’appuntamento – che vede nell’opera di Alessandro Magnasco l’assoluto protagonista – è programmato per il 14 e 15 giugno.
C’è un lotto in particolare a guidare l’asta di Dipinti Antichi e del XIX secolo di Wannenes. Lui, poi tutti gli altri. É il numero 421 e risponde al titolo di Contrizione di monaci davanti al confessore. A realizzarlo è stato Alessandro Magnasco (Genova, 1667 – 1749), la valutazione con cui viene proposto in asta è di € 50-60 mila. L’atmosfera oscilla tra il terroso e il tenebroso, i personaggi emergono a fatica da un contesto urbano che tutto assorbe, trasfigurando la scena in un contesto di difficile discernimento. Nell’opera sono evidenti le influenze venete dell’artista, desunte da Marco e Sebastiano Ricci su tutti. Le figure si compongono di pennellate rapide e guizzanti, si integrano in modo fluido all’ambiente, il quale risulta pervaso da energia e tensione.
Una simile forza espressiva la ritroviamo nella Scena di caccia di Pauwels Franck (detto Paolo Fiammingo) (Anversa, 1540 circa – Venezia, 1596) (lotto 419, stima € 8-12 mila) e nel bozzetto di Giovanni Battista Crosato (Treviso, 1697 – Venezia, 1758) raffigurante Clizia abbandonata da Apollo (lotto 415, stima € 4-7 mila).
Sempre sul filo della tensione si muove Pietro Muttoni detto Pietro della Vecchia (Venezia, 1603 – Vicenza, 1678). Ne La Rissa (lotto 410, stima € 5-8 mila) immortala con piglio drammatico e realistico la scena, elaborando tutte le tensioni barocche desunte dalla Commedia dell’Arte e dagli esempi bamboccianti o caravaggeschi.
Di rubensiana forza espressiva lo sguardo che fissa lo spettatore nel Volto di apostolo di un pittore fiammingo del XVII secolo (lotto 422, stima € 20-30 mila), di eccezionale talento come quello di Jacob Jordaens (Anversa, 1593 – 1678), che del grande pittore fiammingo fu talentuoso assistente e partecipe del medesimo clima culturale, e che potrebbe essere l’autore di questa intensa tela.
La selezione assume respiro internazionale con il bronzo di Jean-Baptiste Carpeaux (Valenciennes, 1827 – Courbevoie, 1875) raffigurante il Pescatore con conchiglia (lotto 25, stima € 6-9 mila), dove si coglie appieno la sua maniera veloce e guizzante e l’uso di accentuati chiaroscuri che anticipano la scultura di eterne emozioni di Auguste Rodin. Cura dei dettagli e dovizia di particolari nella Giovane donna alla spinetta, attribuita a Dante Gabriel Rossetti (Londra, 1828 – Birchington-on-Sea, 1882) (lotto 52, stima € 40- 60 mila), o comunque ad uno dei migliori artisti preraffaelliti della sua cerchia.
Il Realismo Sovietico – già protagonista da Wannenes e presto nuovamente al centro della scena – è presente con Paesaggio con cosacco a cavallo di Richard Karlovich Zommer (1866 – 1939) (lotto 43, stima € 5-7 mila), dove la figura eretta del cavaliere si staglia altera ed elegante nell’immensità del cielo terso e azzurro. Romantica, infine, la Marina con velieri di Salvatore Fergola (Napoli 1799 – 1874), esponente di spicco della Scuola di Posillipo, artista versatile nelle vedute, nelle marine e nelle scene di naufragio di quella Napoli tanto amata dai viaggiatori del Grand Tour (lotto 68, stima € 8-10 mila).