Tre sedi per la grande mostra, che fino al 22 agosto presenta 59 immagini scattate da De Tscharner in 22 paesi di tutto il mondo
“Negli ultimi vent’anni ha viaggiato per il mondo, a volte nella sua nativa Svizzera, in Italia e in Francia, talvolta in terre remote. Al fine di catturare un vivido senso della grandezza e della complessità della ‘pelle’ del nostro pianeta”. Così il curatore William A. Ewing introduce l’opera di Richard De Tscharner, artista svizzero, tra i più apprezzati esponenti della fotografia di paesaggio. Che sceglie Todi, in Umbria, per la sua prima mostra personale italiana. Il canto della Terra – questo il titolo – presenta 59 immagini scattate in 22 paesi di tutto il mondo, dall’India all’Algeria, dall’Islanda al Perù, dall’Italia agli Stati Uniti, dalla Cambogia alla Francia. Dislocate nelle tre sedi dell’esposizione, la Sala delle Pietre e il Museo Pinacoteca nel Palazzo del Popolo, e il Torcularium.
SFOGLIA LA FOTOGALLERY
Ispirato da grandi autori quali Ansel Adams e Edward Weston, l’approccio fotografico di de Tscharner è squisitamente filosofico e meditativo. Ha particolare interesse per gli effetti che le trasformazioni geologiche hanno avuto sull’ecosistema, ovvero per la traccia lasciata dalle forze geologiche. Come il fenomeno dell’erosione sulle rocce, o quello del vento sulla sabbia dei deserti, che nel tempo hanno dato al nostro pianeta superfici così diverse e magiche. Organizzata da PHOTODI, associazione culturale presieduta da Mario Santoro, la mostra sarà visibile dal 12 giugno al 22 agosto: noi anticipiamo una galleria fotografica…