Forgiving and Forgetting è il titolo dell’esposizione romana di Hirst, in scena alla Galleria Gagosian dal 6 luglio al 23 ottobre prossimi
Noi dobbiamo e vogliamo pure essere neutrali, in casi come questi. Per cui lasciamo giudicare a voi lettori. Certo, non possiamo nascondere che questa cosa era data quasi per scontata, e ora arriva solo la conferma. Di che parliamo? Del fatto che Damien Hirst, protagonista della assai dibattuta – in positivo, ma anche meno – mostra appena inaugurata alla Galleria Borghese, ora inaugura una sua personale anche alla Galleria Gagosian. Nella sede di Roma, guarda tu il caso. State forse pensando che questo è un esempio da manuale dell’influenza che le grandi gallerie riescono ad avere sulla programmazione di importanti musei, anche di veri templi sacri del Rinascimento e del Barocco? Lasciamo a ognuno le sue considerazioni…
Quello che invece conta, per noi, resta la qualità del progetto proposto. Che anche in questa occasione – recita la nota stampa – “include opere dell’epico progetto Treasures from the Wreck of the Unbelievable. In cui Hirst esponeva reperti scultorei recuperati da un naufragio immaginario al largo della costa dell’Africa orientale. Confondendo sequenze cronologiche, origini culturali e percezioni di status e valore”. Una serie di opere, protagoniste anche alla Gallerie Borghese, già viste quattro anni or sono a Venezia fra Palazzo Grassi e Punta della Dogana, si dimenticano spesso di ricordare i comunicati.
Forgiving and Forgetting – questo il titolo dell’esposizione romana, in scena dal 6 luglio al 23 ottobre prossimi – presenta una serie di sculture in marmo rosa del Portogallo e bianco di Carrara ispirate ai personaggi della Disney. Affiancate da alcuni nuovi dipinti della serie Reverence Paintings. “Volendo inizialmente reinterpretare in bianco assoluto i suoi vivaci dipinti della serie Cherry Blossoms, l’artista ha deciso di disporre sulle tele, altrimenti monocromatiche, dinamiche macchie di colore e tocchi di foglia d’oro, dando loro una nuova brillante e intensa vitalità”
