Scoprire il cinema della Lituania, i Lithuanian Film Days tornano a Roma dal 20 al 22 luglio
Com’è il cinema che arriva dalla Lituania? Ce lo fa scoprire un festival romano arrivato alla sua seconda edizione. Dal 20 al 22 luglio tornano i Lithuanian Film Days – ingresso gratuto presso la Casa del Cinema di Roma – un’iniziativa dell’Ambasciata della Repubblica di Lituania in Italia, del Lithuanian Culture Institute e Lithuanian Film center per promuovere il cinema lituano nel nostro Paese.
Dal dramma al documentario, passando per la commedia tragicomica: il cartellone di film è composto da titoli eterogenei (anche del passato) che raccontano la Lituania – un popolo e una nazione – attraverso diverse sfaccettature.
Tra i film in programma troviamo Frost di Šarūnas Bartas che racconta di una coppia di giovani lituani che decidono di offrirsi volontari per portare un furgone di aiuti umanitari da Vilnius all’Ucraina. Nel corso del viaggio, però, si ritrovano abbandonati a loro stessi e attraversano le vaste terre innevate della regione del Donbass in cerca di un rifugio.
Altro titolo interessante è Nova Lituania, esordio nel lungometraggio di Karolis Kaupinis, che sarà presente alla proiezione per introdurre il film. Attraverso una narrazione ucronica la pellicola racconta complessa situazione politica della Lituania negli anni Trenta attraverso la storia di un professore di geografia lituano che convince il Primo Ministro a creare una colonia tropicale fuori dal Paese come luogo per una eventuale fuga in caso di attacco alla nazione.
A chiudere The Jump, presentato da un incontro con la pluripremiata regista Giedrė Žickytė (Master and Tatyana, I’m not from here). Passato all’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma, il film è la rievocazione in prima persona dell’aspirante disertore Simas Kudirka, marinaio lituano che nel Giorno del Ringraziamento del 1970, durante dei colloqui sui diritti di pesca nell’Oceano Atlantico al largo di Martha’s Vineyard, salta sulla barca americana circondata nel tentativo di conquistare la libertà. Con interviste a testimoni oculari e rari filmati d’archivio, la regista porta lo spettatore in un viaggio più assurdo della finzione.