Oltre € 1 milione di fatturato, l’80% di lotti venduti e il 188% di rivalutazione delle stime di partenza. Questi i risultati dell’Asta di Arti Decorative del ‘900 e Design, che Il Ponte ha tenuto il 24 e 25 giugno.
«I risultati dell’asta confermano che, laddove le opere proposte siano il frutto di un’accurata ricerca e documentazione, il pubblico di collezionisti e addetti ai lavori risponde con entusiasmo e attenzione, attraversando con disinvoltura i movimenti e le correnti salienti del design e delle arti decorative del XX secolo. La tracciabilità delle provenienze, la verifica della letteratura specifica, dei premi e delle
esposizioni contribuisce a qualificare i lotti di maggior rilievo e ne consolida l’intrinseco valore» Stefano Andrea Poli (Capo Dipartimento di Arti Decorative del ‘900 e Design)
A richiamare i numerosi bidder in presenza, ai telefoni e online, un catalogo contraddistinto da beni di rilevanza storico-artistica e dal ricco curriculum espositivo. Protagonisti il vaso di Ercole Barovier e l’Art Nouveau con le luminarie firmate Tiffany Studios, il raffinato paravento di Alphonse Mucha e la scultura di René Lalique. Contese in una ricerca tra arte e design, a richiamare l’attenzione dei
collezionisti sono state le creazioni firmate Nanda Vigo, Ettore Sottsass e Archizoom Associati, provocante contraltare al design storico italiano di BBPR, Franco Albini, Gae Aulenti, Osvaldo Borsani, Luigi Caccia Dominioni, Gino Sarfatti e Carlo Scarpa con particolare fermento per i disegni.