Si tratta di Testa di donna, opera del 1939 di Pablo Picasso, e di Mulino, dipinto di Piet Mondrian del 1905. Rubati alla Galleria Nazionale della Grecia
Era stato donato personalmente dall’artista spagnolo in riconoscimento della resistenza della Grecia contro l’occupazione nazista durante la seconda guerra mondiale. Sul retro del dipinto un’iscrizione recitava: “Per il popolo greco, un tributo di Picasso“. Testa di donna, opera del 1939 di Pablo Picasso, era una delle opere di punta della Galleria Nazionale della Grecia, ad Atene, quando nel 2012 i ladri lo portarono via, assieme a Mulino, di Piet Mondrian, del 1905. Nel corso della rapina, durata solo sette minuti, le opere erano state staccate dalle loro cornici e trafugate. I ladri erano riusciti a ingannare la sicurezza attivando più volte il sistema di allarme del museo. Prima di irrompere effettivamente la mattina presto del 12 gennaio 2012.
Grazie a una soffiata, la polizia ha trovato le due opere d’arte in buone condizioni. Nascoste in una gola a Keratea, una zona rurale vicino ad Atene. Nel blitz arrestato un uomo greco di 49 anni che lavorava come imbianchino e operaio edile, che ha confessato, descrivendo in dettaglio il crimine. “Oggi è una giornata davvero speciale, piena di gioia ma anche di emozione“, ha detto ai giornalisti il ministro della Cultura Lina Mendoni durante una conferenza stampa. “Il dipinto [di Picasso] ha un peso e un valore speciali per il popolo greco, poiché il grande artista lo dedicò alla lotta del popolo ellenico contro l’asse fascista e porta la dedica scritta a mano del pittore“.
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