Nella sessione di tre aste che ha unito Londra e Parigi sotto il segno di Christie’s si distinguono Picasso e Magritte. Sono loro i top lot di una serie di incanti dal valore complessivo di $212.5 milioni
Si conclude l’intensa maratona di arte moderna e contemporanea di Christie’s. Uno dopo l’altro tre incanti in successione sono andati a comporre l’evento eloquentemente nominato London to Paris. Le due capitali agli estremi della Manica sono state infatti teatro e protagoniste delle aste che hanno monopolizzato, almeno per questa settimana, le attenzioni dei collezionisti.
I tre appuntamenti – 20th/21st Century: London Evening Sale, 20th/21st Century: Collection Francis Gross e 20th/21st Century: Paris vente du soir (ai link per i risultati completi) – hanno totalizzato un incasso di $212.5 milioni. Il 90% degli 82 lotti proposti hanno trovato un bidder disposto ad acquistarlo, generando per di più un rialzo complessivo di $128 milioni sulle stime pre-asta. Un ottimo risultato, il migliore per il format dal 2017.
Sulle rive del Tamigi, il primo nome a risultare nella lista delle vendite più elevate non può che essere Pablo Picasso. Il suo L’étreinte (1969), che raffigura l’artista avviluppato in un profondo abbraccio cubista con la terza moglie Jacqueline Roque, è stato venduto per $20.3 milioni. Una grande aggiudicazione al suo debutto in asta.
Tra i top lot c’è anche Alberto Giacometti. La sua scultura in bronzo Falling Man (ca. 1950–51) ha attirato l’attenzione di tre bidder che hanno rialzato a lungo le loro offerte. Alla fine l’hammer price è stato $16.2 milioni.
Buoni risultati, anche se si sono fermati tutti tra le stime minime e massime, per gli altri lotti più attesi della London Evening Sale. Noir bigarré di Wassily Kandinsky è stato battuto a $12.2 milioni, perdendo così l’ideale sfida con Picasso. Conferma le attese Pantomime Reimann: Die Rache der Tänzerin di Ernst Ludwig Kirchner. La vicenda narrata nel dipinto sembra essere basarsi su una pantomima di Hans Reimann, un giovane scrittore di Lipsia, il quale sarebbe diventato famoso per il suo scritti satirici dopo la fine della prima guerra mondiale. L’offerta vincente è stata di $9.8 milioni.
Si difende, come al solito, Basquiat. $8.2 i milioni necessari per aggiudicarsi un Untitled dai particolari toni verde acqua. Un momento magico per le opere del writer, ricercatissime sul mercato. Riflessione analoga per Banksy. Subject to Availability, che si configura come un intervento a posteriori di Banksy su un lavoro ad olio di Albert Bierstadt del 1890. La migliore offerta è stata di $6.3 milioni.
Sul fronte parigino, l’aggiudicazione più rilevante non può che essere quella riferita a René Magritte e al suo La Vengeance (1936). Proveniente dalla collezione di Francis Gross, il dipinto è stato oggetto di una lunga contesa che ha visto sei bidder rilanciare molte volte. L’aggiudicazione finale è stata di $17.3 milioni.
Tra i nomi illustri andati invenduti troviamo Henri Matisse, Cy Twombly e Winston Churchill.