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Film, fumetti, poesie, pubblicità. A Ravenna si racconta l’epopea popolare di Dante, dal 1300 fino a oggi

Dante demonio, vignetta con Dante, Virgilio, Paolo e Francesca. 25,5 x 15,5 cm | Collezione privata
Dante demonio, vignetta con Dante, Virgilio, Paolo e Francesca. 25,5 x 15,5 cm | Collezione privata

Al MAR di Ravenna una mostra racconta l’epopea popolare di Dante Alighieri e del suo poema. Una narrazione di parole, suoni e immagini, dal cinema alle canzoni, dalla pubblicità ai fumetti, dal writing a oggetti che ne riproducono la celebre icona, fino alle visioni dell’arte contemporanea con nomi della scena internazionale. Dal 25 settembre al 9 gennaio 2022, a cura di Giuseppe Antonelli.

La fortuna popolare di Dante comincia già nel Trecento, i suoi versi più celebri, entrati nel linguaggio comune degli italiani, sono stati riprodotti in tutto il mondo negli almanacchi e nei calendari, nei poster e nelle magliette; li vediamo scritti nei muri; li riconosciamo nelle pubblicità e nelle canzoni. L’immagine del poeta è divenuta un’icona internazionale, dai monumenti nelle piazze, alla miriade di oggetti che la riproducono. La Commedia, tradotta in un centinaio di lingue, si è diffusa attraverso migliaia di edizioni popolari illustrate, commenti e riassunti, riduzioni cinematografiche e parodie televisive, album di figurine, giochi da tavolo, storie a fumetti e cartoni animati.

La mostra si articola in sei sezioni, individuate da Giuseppe Antonelli e dai suoi collaboratori, Giovanni Battista Boccardo e Federico Milone (assegnisti di ricerca presso l’Università di Pavia): La memoria di Dante, Dante e l’immagine, Dante e la pubblicità, La divina parodia, Dante personaggio, Dante e Beatrice, con più di un centinaio di opere e oggetti tra i più disparati.

Edoardo Tresoldi, Sacral | Fabiano Caputo

All’interno del progetto espositivo si snoda, inoltre, un percorso d’arte contemporanea a cura di Giorgia Salerno. Una voce fuori campo che vedrà il dialogo fra le opere di artisti internazionali scelte per reinterpretare idealmente alcuni temi danteschi che faranno da guida al pubblico. Per ogni tema scelto -le anime, le figure femminili, il sogno, il viaggio e la luce- sono stati individuati uno o più artisti, tra questi, con il tema delle anime, si troverà nel chiostro cinquecentesco del MAR una grande architettura di Edoardo Tresoldi che rileggerà idealmente il Nobile Castello o Castello degli Spiriti Magni, luogo emblematico che Dante cita nel quarto canto dell’Inferno. Nella sezione dedicata alle figure femminili invece saranno Letizia Battaglia, Tomaso Binga, Irma Blank, Rä di Martino, Maria Adele Del Vecchio, Giosetta Fioroni, Elisa Montessori e Kiki Smith a reinterpretare, attraverso le loro opere, le donne di Dante. Il percorso proseguirà con il tema del sogno e a rappresentarlo non potevano mancare le 34 tavole dell’Inferno di Robert Rauschenberg, artista fra i principali esponenti della pop art americana, e a raccontare il viaggio saranno, invece, le opere del padre della Land Art, Richard Long.

La mostra si chiuderà con un’opera delle collezioni del MAR, Stella-acidi di Gilberto Zorio, come rimando al tema della luce e alle stelle, tanto care a Dante e alle quali lascia il compito di concludere ogni cantica e tutta la Commedia

da L’inferno di Topolino, disegni di Angelo Bioletto, sceneggiatura di Guido Martina, “Topolino”, nn. 7-12, ottobre 1949 – marzo 1950

Giuseppe Antonelli è docente di linguistica italiana all’Università di Pavia, nota firma del Corriere della sera, conduttore e ospite di trasmissioni radiofoniche e televisive, prima ispiratore, col suo Il museo della lingua italiana pubblicato nel 2018 da Mondadori, e ora coordinatore del progetto MULTI. Museo multimediale della lingua italiana, finanziato dal MIUR.

Dopo Inclusa est flamma e Le Arti al tempo dell’esilio, Un’ Epopea POP conclude il ciclo espositivo “Gli occhi e la mente”, promosso dal Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura, organizzato dal MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna e realizzato con il prezioso sostegno e patrocinio della Regione Emilia-Romagna, Dante 2021, del Comitato Nazionale per la Celebrazione dei 700 anni – Ministero della Cultura, con il fondamentale contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Camera di Commercio di Ravenna e con il patrocinio della Società Dantesca Italiana

 

Dante. Gli occhi e la mente
Un’ Epopea POP

MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna

Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura
MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna

A cura di:
Giuseppe Antonelli

Curatela artistica contemporanea di:
Giorgia Salerno

25 settembre 2021 al 9 gennaio 2022

Dal martedì alla domenica, dalle 9.00 alle 18.00
(il servizio di biglietteria termina un’ora prima)

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