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Nasce il nuovo archivio Fausta Squatriti. Un comitato scientifico d’eccezione e due progetti inediti per l’Art Week milanese

Fausta Squatriti, La passeggiata di Buster Kreaton, 1964-66
Fausta Squatriti, La passeggiata di Buster Kreaton, 1964-66

Fortemente voluto da Fausta Squatriti stessa, presidente e co-fondatore, il nuovo Archivio Fausta Squatriti si avvale di un comitato scientifico internazionale composto da membri che da anni conoscono e studiano il lavoro dell’artista: Michel Gauthier – critico d’arte, conservatore del Centre Pompidou, Choghakate Kazarian – curatrice, conservatore del patrimonio al Courtauld Institute of Art University of London, Elisabetta Longari – storica dell’arte, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’ Accademia di Brera di Milano .

L’internazionalità del comitato scientifico è specchio della vita e della carriera dell’artista: protagonista della scena intellettuale italiana ed internazionale fin dagli anni ’60, Fausta Squatriti realizza la sua prima personale alla Galleria dell’Indiano, a cura di Gillo Dorfles, nel 1964. Questo è l’inizio di una grande carriera che la vede collaborare con galleristi quali Pierre Lundhölm, Alexandre Iolas, Renato Cardazzo, Denise René, Karin Fesel e molti altri. Le sue opere sono conservate in numerose collezioni pubbliche, tra cui lo Stedelijk Museum di Amsterdam, il Centre George Pompidou di Parigi, il Museo del Novecento di Milano, il Moscow Museum of Modern Art di Mosca e il Tel Aviv Museum of Art di Tel Aviv, solo per citarne alcune.

Fausta Squatriti ha saputo creare un suo linguaggio peculiare inserendosi in diversi movimenti espressivi di cui ha sempre restituito un’ interpretazione innovativa e personale, quello che Elisabetta Longari, nella monografia Se il mondo fosse quadro saprei dove andare.. definisce Lo sguardo implacabile di Fausta Squatriti, scrivendo: “Un’irrisolvibile oscillazione tra due poli è la postura profonda che per comodità di sintesi si può definire come ricerca di compenetrazione tra gli opposti”. Non a caso Il suo è stato sempre un lavoro fondato sulla dicotomia, alla cui base c’è l’umano, con la volontà di rendere splendido il male generato o sofferto dall’uomo.

Fausta Squatriti | Courtesy Archivio Fausta Squatriti

Vita, arte, società, tempo sono la stessa cosa, per questo la sua pratica artistica è sempre stata estremamente contemporanea, anticipando correnti, tendenze e soprattutto temi centrali del dibattito artistico. Così è anche la sede scelta per l’Archivio, la sua casa-studio, che si sviluppa, come una casa pompeiana, intorno a una corte centrale dividendosi in due parti distinte: quella più “pubblica” in cui l’artista lavora e allo stesso tempo conserva le sue opere e quella più intima e domestica, ricca delle testimonianze d’amicizia e stima che legano Fausta Squatriti a personalità come Lucio Fontana, Man Ray, Niki de Saint Phalle, Yves Klein, Jesús Rafael Soto e molti altri.

Fra gli scopi che il nuovo Archivio Fausta Squatriti si prefigge, oltre a quelli fondanti di indagine, archiviazione, certificazione, autentificazione e catalogazione del lavoro di Fausta Squatriti, anche ai fini di redigere un rigoroso Catalogo Generale dell’intero corpus di opere dell’artista, c’è quello di dare vita ad una realtà dinamica e sinergica aperta a collaborazioni con realtà pubbliche e private nazionali e internazionali. Nel solco di questa idea nascono i primi due progetti pensati per la città di Milano, sede dell’Archivio e città natale dell’artista.

Fausta Squatriti, dalla serie La passeggiata di Buster Keaton 1965 installation view at Galleria Bianconi Milano, 2019

Il prossimo settembre, durante l’Art Week milanese, Fausta Squatriti e il suo Archivio saranno presenti con due importanti progetti legati alla città in modo diverso ma equamente incisivo.

Il primo, curato da Elisabetta Longari e dall’Archivio, strettamente legato al territorio di Milano, inaugurerà il 14 settembre all’Ossario e alla Chiesa di San Bernardino alle ossa di Milano. Con questo progetto site-specific Fausta Squatriti intende far riflettere sul valore del sacro e del memento mori per mezzo di un cortocircuito relazionale fra il luogo e la pratica artistica contemporanea. Il secondo invece, più legato all’anima imprenditoriale della città meneghina, si realizzerà all’interno di MiArt -la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano- che si svolgerà dal 17 al 19 settembre. All’interno della fiera la Galleria Bianconi, in collaborazione con l’Archivio Fausta Squatriti e supportata da ampia documentazione originale d’epoca, presenterà uno stand interamente dedicato all’artista in cui sarà ricostruita la storica mostra personale di Fausta Squatriti Sculptures et collages realizzata nel 1982 alla Galerie Denise René di Parigi.

Fausta Squatriti, dalla serie La passeggiata di Buster Keaton, 1965, installation view at Galleria Bianconi, Milano 2019

ARCHIVIO FAUSTA SQUATRITI – Milano
Per info: archiviofaustasquatriti@gmail.com
Instagram @archivio_fausta_squatriti

Galleria Bianconi, Milano
office@galleriabianconi.com

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