Non ci speravano più, Fabio e Lorenza Castelli, direttori di MIA Fair, dopo l’annus horribilis che ha devastato il mondo artistico. Invece MIA Fair, la più importante fiera italiana dedicata alla fotografia, torna alla sua decima edizione più carica di prima e piena di interessanti novità: nuove date (dal 7 al 10 ottobre 2021), una sede esclusiva – SUPERSTUDIO MAXI – in zona Famagosta a Milano, due nuove sezioni, un panel di 90 gallerie a cui si aggiungono 50 espositori suddivisi tra editoria, design e progetti speciali.
I 7000 metri quadri del nuovo spazio espositivo di via Moncucco 35 daranno l’opportunità di ampliare ulteriormente i campi disciplinari di MIA Fair, concentrandosi sulla ricerca e sulla trasversalità dei linguaggi artistici contemporanei, per offrire al pubblico un mosaico sulle prospettive fotografiche.
Si prospetta dunque un’edizione importante: a partire dall’artista che cura l’immagine coordinata, il fotografo britannico Rankin, che si contraddistingue per l’approccio audace dietro l’obiettivo. Un estro capace di dare vita a immagini pop e incisive per la fiera, con immagini tratte dal suo progetto Saved by the Bell, che lo consacrano a pieno titolo nell’iconografia contemporanea.
MIA Fair non poteva poi dimenticare di rendere omaggio a uno dei suoi più cari amici, Giovanni Gastel, recentemente scomparso: il progetto espositivo che il fotografo milanese aveva ideato per l’edizione 2020 sarà infatti proposto a ottobre.
Tra le sorprese di MIA Fair vi saranno due nuove sezioni.
La prima, MIDA – Milan Image Design Art, è dedicata a progetti che creano un dialogo tra fotografia e design, per replicare ed eguagliare il successo della fortunata esperienza di MIA&D di Singapore, tenutasi nel 2014 a Marina Bay Sands. Dotata di ben undici espositori, al suo interno si troverà Parallel, una mostra curata da Mosca&Partners di Valerio Castelli e Caterina Mosca, con una selezione di oggetti ideati da designer internazionali contemporanei, edizioni limitate, progetti di ricerca innovativi che ragionano in termini di sostenibilità ambientale e artigiani che producono piccole serie di altissima qualità in rapporto con la fotografia.
A questa, si affiancano altre due rassegne; la prima curata dall’architetto Nicola Quadri, appassionato ed esperto di design nordico, con un focus sul design e la fotografia scandinavi. L’altra, curata da Alessandro Stefanini, si propone come una Wunderkammer con mobili vittoriani trasformabili e curiosi, che dialogano con l’occhio ironico del grande fotografo Elliott Erwitt.
La seconda sezione – già nota per lo straordinario successo del 2019 – dal titolo Beyond Photography – Dialogue, a cura di Domenico De Chirico, si pone invece come obiettivo quello di sottolineare cosa voglia dire oggi fotografia in rapporto con l’arte contemporanea.
Questa sezione è riservata alle gallerie con un’attività focalizzata sulla promozione di giovani artisti internazionali, il cui progetto espositivo si pone come un dialogo tra fotografia e una sola opera realizzata con altri media come scultura, installazione, pittura e video. Beyond Photography – Dialogue si configura dunque come un luogo privilegiato di incontro che colloca al centro la fotografia in una modalità che le richiede di aprirsi a forme contemporanee di dialogo.
In linea con i principi di rafforzare il ruolo di piattaforma culturale dove discutere di fotografia nei suoi aspetti più profondi, MIA Fair propone poi il premio New Post Photography, che si rivolge alla promozione delle tendenze più creative e alle ricerche artistiche del mondo della fotografia contemporanea.
La giuria, composta da Gabi Scardi (critica e curatrice d’arte contemporanea), Gigliola Foschi (curatrice, docente, membro del Comitato Scientifico di MIA Fair), Paolo Agliardi (architetto, collezionista), Carlo Sala (curatore, docente, direttore artistico del Festival Photo Open Up), Giorgio Zanchetti (storico dell’Arte e docente) e da Claudio Composti(gallerista e curatore), ha selezionato 34 autori – 15 per la prima edizione e 19 per la seconda – i cui progetti saranno presentati in due mostre distinte – una per l’edizione del 2021 e una per quella del 2020, che non si è potuta allestire per via della pandemia.
Grazie alla curatrice greca Nina Kassianou, promotrice di Return Ithaca, verrà poi proposta una residenza d’artista in Grecia a un artista tra i premiati di New Post Photography 2020 e 2021, che culminerà nella produzione di un progetto fotografico internazionale realizzato sotta la guida di Krzysztof Candrowicz, curatore e Art Director del fotofestival di Łódź in Polonia, e di Martin Breindl, curatore e media artist FLUSS di Wolkersdor in Austria. Il risultato della residenza sarà esposto in una sede europea che di anno in anno cambierà. La mostra di New Post Photography verrà anche ospitata a Bratislava grazie alla partnership con Mesiac Fotografie di Bratislava, curata da Václav Macek.
Nuova per MIA Fair è anche l’importante collaborazione con il MUSEC di Lugano – già noto per le sue meraviglie espositive in campo orientale – che si è concretizzata grazie alla mostra Artificial Japan. Fotografie della Scuola di Yokohama. Una selezione di opere di straordinaria bellezza dalla collezione di fotografie della Fondazione Ada Ceschin e Rosanna Pilone di Zurigo.
Nel Giappone della seconda metà dell’Ottocento, la tecnica fotografica da poco nata in Occidente incontrò la secolare maestria dei pittori locali. Il risultato furono meravigliose cartoline fotografiche all’albumina, impreziosite da colori applicati a pennello e destinate ai primi turisti occidentali, desiderosi di fissare il ricordo di quei luoghi d’incanto.
Insomma, non ci resta che aspettare pazientemente ottobre per poter ammirare la grande varietà di fotografie e stili proposti da questa singolare edizione di MIA Fair.
MIA Fair/Milan Image Art Fair 2021
SUPERSTUDIO MAXI
Milano, via Moncucco 35 (MM Famagosta)
7 – 10 ottobre 2021
Inaugurazione su invito: mercoledì 6 ottobre 2021
Informazioni:
Segreteria Organizzativa MIA Fair
Tel. +39.02.83241412