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Amico e consigliere. Un ritratto racconta Jules Dejouy, il cugino di Édouard Manet

Édouard Manet, Dettaglio del ritratto di Jules Dejouy © Amgueddfa Cymru - National Museum Wales Édouard Manet, Dettaglio del ritratto di Jules Dejouy © Amgueddfa Cymru - National Museum Wales
Édouard Manet, Dettaglio del ritratto di Jules Dejouy © Amgueddfa Cymru - National Museum Wales
Édouard Manet, Dettaglio del ritratto di Jules Dejouy © Amgueddfa Cymru – National Museum Wales

Un raro ritratto del cugino di Édouard Manet sarà restaurato dall’Amgueddfa Cymru-National Museum Wales dopo aver ricevuto una sovvenzione di € 20.000 ($ 27.500) dal TEFAF Museum Restoration Fund, che sostiene gli sforzi di conservazione in tutto il mondo.

Portrait de Monsieur Jules Dejouy (1879) raffigura il cugino più anziano di Édouard Manet, che esercitò un’enorme influenza sull’artista come suo consigliere legale e confidente di lunga data. Il dipinto ad olio è stato acquisito dal museo nel 2019 dopo essere stato conservato in mani private per quasi un secolo. Dopo il restauro, il dipinto sarà esposto per la prima volta al museo.

Jules Dejouy era un importante avvocato di Parigi. Dopo la morte del padre di Manet nel 1862, Dejouy fu nominato consigliere e guida del pittore e dei suoi fratelli. Manet sembra quindi aver fatto affidamento su Dejouy come consulente legale e consigliere. A un certo punto, il pittore mandò persino i suoi oggetti di valore a Dejouy per essere custoditi durante l’assedio di Parigi nel 1870.

Dejouy fu in seguito nominato esecutore testamentario del patrimonio di Manet e svolse un ruolo attivo nella perpetuazione dell’eredità dell’artista. Dopo la morte di Manet, Dejouy collaborò con altre figure significative della vita dell’artista, come il critico Emile Zola e i mercanti Durand-Ruel e Georges Petit, per una mostra commemorativa all’École des Beaux-Arts di Parigi nel 1884. La mostra comprendeva 179 lavori, compreso il ritratto in questione.

Il ritratto è rimasto nella collezione di Dejouy fino alla sua morte nel 1894, quando fu lasciato in eredità a un collega avvocato parigino, che conservò il dipinto almeno fino al 1913. Tra questa data e il 1926, fu acquistato dall’imprenditore tessile e collezionista d’arte tedesco Erich Goeritz, che all’epoca possedeva anche il capolavoro di Manet A Bar at the Folies-Bergère. Il ritratto è rimasto nella collezione di Goeritz per 90 anni fino a quando due membri della famiglia lo hanno regalato al National Museum Wales sfruttando una legge fiscale britannica che consente di cancellare i debiti dell’imposta di successione in cambio dell’acquisizione di oggetti d’arte e del patrimonio.

Il finanziamento sosterrà anche la ricerca storica sul dipinto, per capire meglio come si collega alle altre tre opere di Manet che fanno parte della collezione del museo: Effect of Snow at Petit Montrouge (1870-71), Argenteuil, Boat (1874) e The Rabbit (1881).

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