THIS IS GONNA BE EPIC! Così Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari annunciano sulla pagina Instagram di Toiletpaper – la rivista di sole immagini che i due hanno fondato nel 2010 – l’apertura al pubblico della sede della rivista, in occasione della Design Week milanese. Pochi giorni, dal 7 al 10 settembre, dalle 10 della mattina alle 7 di sera.
In realtà, prima ancora di spalancare le sue porte per la prima volta, è già epica la gettonatissima casa blu di Milano, situata in una via – via Balzaretti, 4 – un po’ defilata dal caos cittadino milanese. Difficile non restare catturati dalla sua facciata rossa, bianca e blu, con mani maschili che impugnano rossetti, che sembrano pronti a tingere di rosso il balcone della finestra centrale. Ferrari e Cattelan volevano esprimere la loro identità anche all’esterno e ci sono riusciti attirando l’attenzione di numerosi turisti, abitanti e curiosi. Ma è solo una parziale anticipazione del gioco di colori e immagini, spesso irriverenti, che si scoprono all’interno. Carte da parati con un bosco di pini, divani con stampe firmate Toiletpaper ad altissima saturazione, tavolo con sfondo di scarabei verde smeraldo, piatti del servizio buono posti in fila. È il mondo di Toiletpaper che si racconta.
Era il 2010 quando Pierpaolo Ferrari e Maurizio Cattelan, dopo un bagno in piscina insieme, diedero vita a Toiletpaper. Progetto nato come rivista vera e propria, di sole immagini, e poi allargatosi a una forma di décor più ampia. Per poi mutare ancora grazie al dialogo e alla collaborazione con altri brand, che ha condotto le immagini ad adattarsi a tutti i campi, dalla moda al design all’arredamento. Pierpaolo Ferrari afferma che la loro idea era chiara sin da subito: lavorare con la fotografia, non per chiudere le immagini dentro una cornice appesa alla parete, ma applicarle agli oggetti di tutti i giorni. E che oggi sono diventi pezzi d’arte a tutti gli effetti.
È arrivato il momento per un nuovo progetto: Toiletpaper Home, l’ennesima collaborazione con Seletti per una nuova collezione di mobili che rifiuta il politically correct, presentata in occasione della Design Week milanese. Arredi in stile anni ’50 su cui sono stampati i disegni di Cattelan e Ferrari: serpenti multicolor, trombe intrecciate, mani che braccano rossetti e le Sea Girls, le ragazze che abbracciano il mare.
Tempio dell’anti-minimalismo, studio surreale, la sede di via Balzaretti di Toiletpaper è una bolgia forsennata in cui tutto – colori, tessuti, immagini – può coabitare. Tutto si tiene in un equilibrio imprevisto: il quotidiano e l’esclusivo, il volgare e lo chic, il pop e il lusso, la pubblicità e l’arte. È il posto giusto dove avviare un progetto indipendente come Toiletpaper, che finalmente apre le porte della sua casa-studio al pubblico per la prima volta.