Dal 10 settembre 2021 al 20 febbraio 2022 il Brooklyn Museum di New York ospita una grande mostra che celebra gli oltre settant’anni di attività creativa della maison di moda Dior. Curata da Florence Müller, Curator of Fashion and Textile Art della Avenir Foundation presso il Denver Art Museum e da Matthew Yokobosky, Senior Curator of Fashion and Material Culture del Brooklyn Museum, l’esposizione raccoglie oltre 200 capi di haute couture insieme ad oggetti, fotografie, video ed accessori dagli archivi Dior.
Da Parigi a New York, Christian Dior: Designer of Dreams, in precedenza proposta al Musée des Arts Décoratifs di Parigi e reinventata per l’istituzione newyorchese, è un viaggio nel tempo e nello spazio, dal piccolo laboratorio di 30 Avenue Montaigne alla prima filiale americana sulla 5th Avenue.
Il percorso si articola in diverse sale: dalla sala toile, tributo all’eccellenza artigiana degli ateliers, fino alla sala del Colorama, una sorta di wunderkammern che racchiude trucchi, profumi e accessori, come i cappelli di Stephen Jones, illuminati e ordinati in meravigliose sfumature cromatiche. Il cuore della mostra è l’atrio centrale della sala Beaux-Arts, trasformato in un suggestivo giardino incantato. Infine una galleria è dedicata agli abiti che hanno contribuito alla creazione dell’immaginario del sogno hollywoodiano, indossati da star come Grace Kelly e Jennifer Lawrence.
La storia della maison viene raccontata attraverso lo sguardo dei suoi direttori creativi. Dalle influenze beatniks di Yves Saint Laurent all’amore per Jackson Pollock di Marc Bohan, dalla passione per lo sfarzo dell’Antico Egitto di John Galliano all’occhio da collezionista di Raf Simons, sino al contributo di Maria Grazia Chiuriche ha collaborato con diversi artisti americani tra cui Judy Chicago.
I pezzi Dior in mostra includono le prime creazioni haute couture della maison, come la New Look, collezione iconica presentata nel 1947, rivoluzione nella moda femminile. I primi abiti di Dior, alcuni dei quali inediti al grande pubblico, si intrecciano alla collezione del Brooklyn Museum, creando un dialogo sorprendente. Tra gli accostamenti più interessanti i modelli della linea En Huit e Corolle accanto ad opere pittoriche, come un dipinto di Paul-César Helleu, fonte di ispirazione per lo stilista francese.
É possibile ammirare anche le fotografie di grandi maestri, come Henry Clarke, Irving Penn, Herb Ritts, William Helburn, Annie Leibovitz, William Klein, Lillian Bassman, Frances McLaughlin-Gill e Gordon Parks, oltre al leggendario scatto della modella Dovima ritratta insieme a un gruppo di elefanti dal fotografo Richard Avedon in total look Dior.
Sono molti i musei nel mondo che hanno aperto le loro porte alla magia della moda che è a tutti gli effetti parte di un patrimonio artistico da preservare e valorizzare. Florence Müller, già curatrice nel 2019 della mostra Dior: From Paris to the World al Denver Art Museum, ha infatti menzionato l’importante connessione tra arte, moda e cultura popolare mentre Yokobosky ha sottolineato: “Il Brooklyn Museum ha una lunga tradizione nel riconoscere importanti contributi nella storia del fashion design, da The Story of Silk (1934) all’innovativo Of Men Only (1976) al recente Pierre Cardin: Future Fashion (2019) e ora Christian Dior: Designer of Dreams. Ognuno esemplifica il potere della moda di influenzare e spostare la cultura visiva in generale”.