Gli altri vincitori sono Glenn Murcutt per l’architettura e Yo-Yo Ma per la musica. All’ICR la Borsa di Studio del Praemium Imperiale per Giovani Artisti
Sebastião Salgado per la pittura, James Turrell per la scultura, Glenn Murcutt per l’architettura, Yo-Yo Ma per la musica. Sono questi i vincitori della 32° edizione del Praemium Imperiale. Il prestigioso premio fondato sull’aspirazione del principe Takamatsu (1905-1987) che il Giappone promuovesse la pace nel mondo attraverso le arti. E attribuito ogni anno dalla Japan Art Association, il cui Patrono onorario è il Principe Hitachi, zio dell’Imperatore del Giappone e noto per le sue attività filantropiche. A causa della pandemia di Covid-19, lo scorso anno i riconoscimenti non vennero assegnati. E anche quest’anno i candidati della categoria teatro/cinema non hanno potuto soddisfare i requisiti per il premio. Di conseguenza, per il 2021 non è stato selezionato alcun destinatario.
Ma c’è gloria anche per l’Italia: visto che alla Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Centrale per il Restauro è attribuita la Borsa di Studio del Praemium Imperiale 2021 per Giovani Artisti. Ciascuno dei vincitori riceverà un premio di 15 milioni di yen (circa 115.000 euro), un diploma e una medaglia. Di solito la medaglia viene conferita dal Principe Hitachi durante la cerimonia di premiazione a Tokyo nel mese di ottobre: ma sempre per ragioni legate ai rischi pandemici quest’anno non si terrà una cerimonia ufficiale. I vincitori del 2021 andranno ad aggiungersi ai 160 artisti già insigniti del premio, tra i quali ci sono Claudio Abbado, Gae Aulenti, Luciano Berio, Cecco Bonanotte, Enrico Castellani, Federico Fellini, Sophia Loren, Umberto Mastroianni, Mario Merz, Riccardo Muti, Giuseppe Penone, Renzo Piano, Michelangelo Pistoletto, Maurizio Pollini, Arnaldo Pomodoro, Giuliano Vangi.
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