“Niente può mantenersi sano di mente in condizioni di assoluta realtà” è il titolo della mostra personale di Luca Staccioli (Imperia, 1988) ospitata negli spazi espositivi di State Of. Un altro appuntamento da non perdere dell’Art Week milanese. Inaugurazione venerdì 17 settembre dalle 17.30.
Per la prima volta nella sua breve storia lo spazio espositivo State Of, ospitato nello showroom di moda Aretè, prende parte alla festa dell’Art Week con la mostra persona di Luca Staccioli. L’esposizione ruota attorno alla figura di un bambino-artista che nelle sue opere mischia immaginari violenti a creatività ingenua svelando una realtà che apparentemente non esiste eppure appare tremendamente familiare. Attraverso il ciclo di opere Familiar Pics, il video Please stand behind the yellow line (DHG) e alcune nuove produzione la mostra diventa un luogo dove viene attivato un processo di rinegoziazione continuo tra la figura del bambino con la sua improduttività, emotività e capacità di desiderare e i processi di erosione messi in atto dalla società neo-liberista per modificarne l’essenza.
Le produzioni di Staccioli sembrano riuscire ad evadere da immaginario bloccato, da un futuro segnato come quello descritto da Mark Fisher: “[il realismo capitalista] è un’atmosfera che pervade e condiziona non solo la produzione culturale ma anche il modo in cui vengono regolati il lavoro e l’educazione e che agisce come una specie di barriera invisibile che limita il pensiero quanto l’azione”.
Luca Staccioli – Niente può mantenersi sano di mente in condizioni di assoluta realtà
a cura di Dario Moalli
Opening venerdì 17 settembre dalle ore 17.30 alle 20.30
dal 18.09 al 08.10. 2021 su appuntamento
State of – via Seneca 4, Milano
BIO
Luca Staccioli, artista visivo e ricercatore, ha vinto il Premio Fabbri sezione Arte emergente nel 2018 e nel2017 il secondo premio Talent Video Awards, Careof, Mibact.
Tra le sue mostre personali: 2018-2019 –Donner à voir, Fondazione Pini, Milano; 2018 –The other other,familiar other, a cura di Bite the Saurus, Riot Studio, Palazzo Marigliano, Napoli; 2017 –Studio Visitduoshow a cura di Pietro Gaglianò, Museo Giovanni Mannozzi, San Giovanni Valdarno;2017 –Je m’ouvraispour la première fois à la tendre indifférence du monde, Waiting Room, Trento.Tra le collettive:2021 -Travel diary, a cura di Sonia Belfiore, Decentaland, Snarkart, Metaverse, New York,USA;2019–Teatrum Botanicum, a cura di Giulia Mengozzi, Pav, Torino; 2019 –Voi rubate del tempo allafretta, a noi il mare ci impone lentezza, CASTRO project, a cura di Alberta Romano ed Enzo Di Marino,Villa Di Lorenzo, HYPERMAREMMA, Ansedonia; 2017 –The Great Learning, a cura di Marco Scotini,Palazzo della Triennale, Milano.
Luca Staccioli intende la sua pratica artistica come una ricerca sperimentale, orientata alla processualità, cheinclude differenti media tra cui il video, il suono, la scultura, il ricamo, il disegno, il collage.Pensate come narrazioni, le sue opere mettono in discussione valori prestabiliti, forme di colonialismo, losfruttamento dell’emozionalità da parte deimedia, gli immaginari diventati tendenze omologanti.La ricerca di Staccioli stratifica e combina micro-storie, memorie sradicate, oggetti quotidiani e immagininomadiche che prolificano nella dimensione globale-locale e negli apparati tecnologici, al fine di ri-narrare imodelli della rappresentazione e scoprire nuove ecologie