Expowall Gallery espone, dal 30 settembre al 17 dicembre 2021, nel suo spazio di Via Curtatone 4 a Milano il lavoro di Sandro Miller. La mostra, organizzata in collaborazione con Gallery Fifty One e intitolata L’Altra di Altre. Le donne di Sandro Miller tra seriali e identità è costituita da tre noti progetti del fotografo: Crowns, Atropa e Malkovich Malkovich Malkovich.
Le opere esposte evidenziano la ricerca dell’artista statunitense di origine italiana sulla condizione delle donne, la femminilità e il mondo femminile. Miller loda e valorizza le diversità fisiche e sociali che in passato hanno provocato condizioni di discriminazione.
In progetti come Crowns le vere protagoniste sono le acconciature di donne afroamericane, il cui colore della pelle viene evidenziato tramite l’accostamento ai colori forti e brillanti dello sfondo delle fotografie. Si affrontano così temi purtroppo attuali come il razzismo, ancora più duro per il genere femminile, il maschilismo e l’appropriazione culturale.
In alcune immagini della serie Atropa lo spettatore ha la sensazione di essere davanti a moderne “Veneri paleolitiche”, come quella di Willendorf, oppure di fronte a frammenti di sculture antiche. Il fotografo ha sviluppato una tecnica di invecchiamento artificiale delle immagini, donando ad esse una apparenza scolorita. Il discorso di protesta di Miller si collega qui a temi, come il razzismo, incredibilmente attuali, come possono essere l’immagine che i social e la pubblicità trasmettono dell’aspetto fisico delle donne e le critiche che esse soffrono, la stigmatizzazione di alcuni corpi e da un’altra parte, la body positivity.
Nell’ultimo ciclo esposto, Malkovich Malkovich Malkovich, l’attore e amico di Miller John Malkovich viene ritratto nell’atto di imitare alcune delle immagini più conosciute della storia della fotografia: la protagonista di Larmes de Verre di Man Ray, la Marilyn Pop di Warhol, la spettrale e fantasmagorica Streep scattata da Lebobitz.
Sandro Miller, uno dei più importanti fotografi pubblicitari degli Stati Uniti sceglie di uscire dalle fortemente standardizzate immagini del mondo dell’advertisement, per proporre progetti come quelli esposti da Expowall. È una protesta, un manifesto, una dichiarazione di speranza, di forza, di liberazione e libertà.