Galleria Bianca, nello spazio CUBO Contenitore creativo, presenta la mostra personale dell’artista Carlo Alberto Rastelli, dal 2 ottobre all’1 novembre 2021.
E’ il tempo l’indiscusso protagonista delle raffigurazioni pittoriche di Carlo Alberto Rastelli. Nelle sue opere assistiamo a un continuo scambio tra passato e presente. A guidarlo personaggi i più disparati – soldati, pugili, clown, prostitute – che l’artista estrapola da vecchie foto risalenti alla fine del XIX secolo e appartenenti al repertorio di famiglia, oppure, scovati tra gli scatti sepolti nei mercatini d’antiquariato.
Volti anonimi vecchi di oltre un secolo, che tuttavia ripropongono un apparato sociale perennemente attuale. Essi, decontestualizzati in una scenografia alternata da sfondamenti prospettici e varchi spazio-temporali, aprono una finestra sull’immagine quanto più archetipica dell’idea stessa di temporalità: stelle, galassie e buchi neri.
Alcuni elementi ricorrenti della fotografia ottocentesca, presenti nei fondali dei dipinti, veicolano un’estetica dagli echi tardoromantici. Come a voler ricondurre l’essere umano a una bucolica riconciliazione con una natura progressivamente schiacciata dall’incedere dell’evoluzione tecnologica. La riflessione sull’elemento naturale assume un ruolo centrale anche in quanto supporto delle opere ed espediente ulteriore attraverso cui l’artista si confronta con un’altra dimensione: quella della pianta di abete, le cui vive venature si fondono e confondono con l’epidermide dei personaggi ritratti, fino ad animarne lo sguardo.
Ciò che ci si presenta allo spettatore è quindi un dialogo ambivalente tra polarità alternative: pittura e fotografia, interno ed esterno, naturale e artificiale. Un aspetto enfatizzato anche nel display espositivo attraverso una speciale collaborazione tra Rastelli ed Eleonora Deidda, proprietaria del vicino store di modernariato Loppis, giocando su di una evocativa compenetrazione di spazi: quello proposto nel quadro e quello ricreato all’interno della galleria.
Infine, in occasione della serata inaugurale – venerdì 1 ottobre 2021, dalle ore 18.30 fino a tarda sera – ad accompagnare la mostra ci sono i testi ironici di Massimo Scaffardi, aka Lord Scaffardington, che con la sua chitarra acustica disegna affascinanti trame di vite.
Patrocinata dal Comune di Parma in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2021, la mostra si inserisce in una cornice temporale che vede la città animata anche dalla presenza della 40ma edizione del Mercanteinfiera.