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L’arte a parole. A Firenze la quinta edizione di Scripta Festival

L'esterno della Palazzina Reale L'esterno della Palazzina Reale
L'esterno della Palazzina Reale
L’esterno della Palazzina Reale

Presentazione di libri d’artista, esposizioni, recital, concerti e attività pedagogiche per la quinta edizione di Scripta Festival

Il sottotitolo è Forte movimento, e vuole evocare “la potenza tellurica dell’arte che si muove da origini non sempre visibili e comprensibili. Una forza capace di propagarsi e di raggiungere tutti, anche pubblici lontani dagli epicentri della cultura. Un movimento abbastanza forte da sollecitare visioni alternative e innescare processi trasformativi”. Parliamo di Scripta Festival, la rassegna di cultura artistica contemporanea che torna in vari luoghi di Firenze per la sua quinta edizione direzione artistica Pietro Gaglianò. Con l’abituale attenzione al dibattito critico, alla storia delle idee e al rapporto con i social studies. Il programma include la presentazione di libri d’artista e volumi sugli innesti tra l’arte e altre discipline con la partecipazione degli autori in conversazione con studiose o giornalisti. Sono previste inoltre esposizioni, recital, concerti e attività pedagogiche che si dispiegheranno nelle varie sedi del festival.

Palazzina Reale

Molti degli appuntamenti vedranno protagonisti critiche d’arte, artisti, studiose e giornalisti, e si svolgeranno alla Palazzina Reale di Santa Maria Novella, sede della Fondazione Architetti di Firenze. Dalla raccolta Editoriale, voluta e curata da Luca Lo Pinto ed edita da Humboldt, al testo di Claudio Giunta che ripercorre sul filo dei ricordi la storia dello stabilimento FIAT in Unione Sovietica, nel viaggio fotografico di Giovanna Silva a nella città russa di Togliatti (Togliatti, Humboldt). Ancora grande attenzione sarà dedicata al teatro e alle pratiche performative, con Teresa Macrì e il suo Slittamenti della performance (Postmedia Books), indispensabile strumento per la comprensione del più controverso tra i linguaggi dell’arte, e Roberta Ferraresi che ha curato la pubblicazione che celebra i 50 anni del più importante festival italiano dedicato alle arti della scena: Santarcangelo 50 Festival (Corraini).

Forte movimento

Il lavoro culturale, le pratiche collettive e la complessità di un mondo sempre in “forte movimento” trovano voce nel saggio di Lucilla Meloni (Le ragioni del gruppo. Un percorso tra gruppi, collettivi, sigle, comunità nell’arte in Italia dal 1945 al 2000, Postmedia Books),. E poi nel lavoro di Vincenzo Estremo (Teoria del lavoro reputazionale. Saggio sul capitalismo artistico, Milieu Edizioni). E nel progetto editoriale di a.titolo (COMP(H)OST – Immaginari Interspecie, Nero). Che raccoglie autorevoli contributi su un approccio teorico interdisciplinare e interspecie. Chiuderà le tre giornate alla Palazzina Reale Fabio Ciaravella con Atlante della vergogna. Una seduta psicoanalitica collettiva per l’architettura europea (LetteraVentidue). Un appuntamento realizzato in collaborazione con la Fondazione Architetti. Altri incontri si svolgeranno in due Case del Popolo dell’area fiorentina (SMS di Peretola e CdP Il Progresso). E al circolo SMS di Peretola, alla CdP Il Progresso.

https://lnx.scriptafestival.it/

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