ArtVerona si è appena conclusa ed è tempo di bilanci. Come per qualsiasi manifestazione fieristica è molto difficile tracciare una riga, si tratta di una realtà commerciale e il suo successo va valutato di pari passo con le vendite. Qualche galleria ne esce soddisfatta, altre meno, e tutto sommato fa parte del gioco. Quello che si può invece affermare con certezza, quello che ha convinto, è stata la freschezza con cui è stata allestita.
Personalmente mancavo dalla fiera da qualche anno, non è banale il lavoro complessivo che ho visto in atto. Dall’installazione “tappeto” nella hall di ingresso a firma di Paola Pivi (che ricalca il fortunato format del Brafa di Bruxelles), alle varie iniziative collaterali che hanno farcito i giorni espositivi. Si è cercato di attrarre i collezionisti nazionali (quelli esteri era più complesso perché praticamente in contemporanea si svolgevano Frieze e Frieze Masters), e una selezione ragionata di gallerie di buon livello. Esclusi i super big come Tornabuoni e Mazzoleni, fa piacere segnalare stand di tutto rispetto come quelli di Poggiali, Dep Art, Federico Rui, Galleria Gaburro… Non è mia intenzione fare l’elenco dei top e dei flop, quanto cercare di comunicare una piccola rinascita. Non è semplice per una fiera locale oggi tenere insieme i conti, far felici visitatori ed espositori e al contempo offrire contenuti culturali.
Non credo che il format della fiera di provincia avrà ancora molto spazio per gli anni a venire, il mercato oggi è globale e quel tipo di collezionismo si fa sempre più rarefatto. Personalmente sono inoltre convinto che le iniziative collaterali valgano il giusto, una fiera resta una fiera, e se non si vende, si possono fare tutte le mostre e i talk che vogliamo che poco cambia. Eppure, tutto quello che ho avuto modo di vedere lo scorso week end è sembrato centrato e puntuale, non invadente o artefatto. Complimenti dunque al Direttore Stefano Raimondi, al team di curatori (finalmente al femminile, segnalo i talk di Maria Chiara Valacchi e le mostre extra di Irene Sofia Comi), e anche a Nina Stricker e Anna Maria Vigilante, che ha contribuito all’organizzazione non semplice dell’evento.
Di quello che resta, proprio in questi giorni, è interessante segnalare le mostre in città, aperte sino al 31 ottobre.
Si chiama Ciak Collecting – Collezionismo Italiano Attivo – il progetto, ideato e curato da Irene Sofia Comi, che punta i riflettori sul ruolo del collezionista da un punto di vista inedito e inusuale, indagando il significato e il valore che tale figura ha assunto nel sistema odierno dell’arte contemporanea, con un focus sugli ultimi quindici anni.
Ospitata dal 16 al 31 ottobre a Palazzo Orti Manara, dimora del Settecento aperta appositamente per l’occasione, Ciak Collecting fa emergere il panorama italiano dei più recenti fenomeni di un collezionismo attivo e sperimentale, capace di rinnovare il concetto di “collezione”, includendolo in una dimensione più ampia e partecipata: una “pratica collezionistica” tout court, consapevole, condivisa e sistemica. Tramite otto casi studio, individuati attraverso una mappatura sul territorio nazionale, tale pratica si distingue per la capacità di sostenere e promuovere artisti emergenti e mid-career con una visione e un’identità strutturate, spaziando dal focus su un singolo medium all’apertura di spazi per il pubblico, dalla creazione di residenze e premi alla ricerca più sperimentale.
Le realtà che prendono parte al progetto sono: Seven Gravity Collection, GRID by Eddy Merckx Curating, Associazione Barriera, Fondazione Coppola, DucatoPrize, Cascina IDEA by Nicoletta Rusconi Art Projects, Gerry Bonetti e Viaindustriae.
Agevolo qualche immagine, per chi non ha avuto modo magari di fare un salto in fiera e si trova in zona in questi giorni.
Ciak Collecting
Collezionismo Italiano Attivo
a cura di Irene Sofia Comi
16-31 ottobre 2021
Palazzo Orti Manara, Stradone Porta Palio 31, Verona
Orari di apertura al pubblico:
16 ottobre, dalle 10 alle 18
17 ottobre, dalle 10 alle 20
22-23-24 ottobre, dalle 10 alle 18
29-30-31 ottobre, dalle 10 alle 18