I SEGNI DELL’UOMO è il nuovo evento espositivo presentato dalla città di Parma dedicato a Franco Maria Ricci, qui nato nel 1937. La mostra si inserisce nell’ambito di Parma Capitale Italiana della Cultura 2021 ed è ospitata all’interno delle splendide sale di Palazzo Pigorini dal 23 ottobre 2021 al 30 gennaio 2022.
Intellettuale, grafico, editore, designer, mecenate, collezionista. Sono molti gli aggettivi che potrebbero descrivere Franco Maria Ricci, personaggio recentemente scomparso che ha profondamente influenzato la storia del Novecento, rendendosi uno dei grandi protagonisti del panorama culturale parmense e italiano. A cura di Giorgio Antei e Maddalena Casalis, I SEGNI DELL’UOMO raccoglie un monumentale apparato documentale e artistico, come le prove grafiche risalenti agli anni ’60 e ’70, tra cui quelle realizzate per Poste Italiane e Cariparma e le campagne pubblicitarie con i disegni di Piero Crida. Ampia parte del percorso è dedicata all’avventura imprenditoriale cominciata da Ricci oltre cinquant’anni fa, che ha dato vita alla casa editrice FMR. Dal Manuale Tipografico di Gianbattista Bodoni, di cui è stato appassionato studioso e che ha ispirato i suoi lavori, alle copertine di famose collane, come I segni dell’uomo e La biblioteca di Babele con le illustrazioni di Tullio Pericoli e diretta dal suo grande amico Jorge Luis Borges, fino a «la rivista più bella del mondo», FMR, lanciata per la prima volta nel 1982 e che oggi rinasce con nuovi numeri ma con l’inconfondibile stile di sempre.
In un allestimento singolare, arricchito dalla proiezione del documentario Ephémère. La bellezza inevitabile, di Simone Marcelli, Barbara Ainis e Fabio Ferri che racconta la figura di Ricci attraverso le voci degli amici di sempre, come Bernardo Bertolucci, Vittorio Sgarbi e Inge Feltrinelli, I SEGNI DELL’UOMO rivolge anche uno sguardo esteso al Labirinto della Masone a Fontanellato, realizzato in collaborazione con l’architetto Pier Carlo Bontempi e fortemente voluto da Ricci, sogno e metafora di una vita intera.