Il 30 novembre e 1 dicembre 2021 Il Ponte Casa d’Aste presenta l’incanto di Arte moderna e contemporanea.
Così tenue che temi possa scomparire, all’improvviso, non appena volti lo sguardo staccandolo dai suoi occhi magnetici. Paiono svogliati e affascinanti, stanchi e sprezzanti, annoiati ed esigenti. La sigaretta pende molle dalle sue labbra; forse è il fumo a rendere tutto così sfuocato. Eppure dietro alla coltre di instabile leggerezza, si staglia indelebile l’Autoritratto (lotto 24,€ 150.000-200.000), di Gino Severini. Un pastello divisionista molto prezioso, già esposto nel 1967 al Musée National d’Art Moderne di Parigi e in seguito alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Oggi è fiore all’occhiello dell’asta di Arte moderna e contemporanea de Il Ponte Casa d’Aste.
A seguire, troviamo una serie di lotti che paiono riflettere il palinsesto espositivo milanese degli ultimi anni, almeno limitandosi alla coppia Palazzo Reale-Museo del Novecento. Partiamo da De Chirico (in mostra a Palazzo Reale nel 2019) e dal suo Il giorno e la notte del 1926 (lotto 19, € 60.000-80.000), esposto nel 1949 al MoMA di New York e allora appartenuto alla collezione di Riccardo e Magda Jucker. Poi abbiamo Cagnaccio di San Pietro (in mostra ora a Palazzo Reale nella mostra dedicata al Realismo Magico), con Nudo in riva al mare / La rosa del mare (lotto 21, € 60.000-80.000). Seguono Mario Sironi (in mostra in estate al Museo del Novecento) con Studio per opera monumentale (lotto 1, € 6.000-8.000), Carlo Carrà (in mostra a Palazzo Reale nel 2018) con una marina del 1939 e (lotto 15, € 10.000-12.000) e una natura morta del 1943 di De Pisis (lotto, 16 € 15.000-20.000), in mostra al Museo del Novecento nel 2019.
Ricca la sezione dedicata all’informale italiano. Tra questi sono da evidenziare: due tempere di Tancredi e un olio di Morlotti, Vesconia (lotto 63, € 10.000-15.000); Di Santomaso Sogni d’estate (lotto 61, € 35.000-50.000); di Burri una materica combustione del 1957 di altissima qualità (lotto 42, € 100.000-150.000). Tra gli altri nomi Birolli, Afro, Perilli.
Tra gli artisti internazionali informali spiccano Imai, Mathieu, Chin, Hartung e un capolavoro di Fautrier del 1957 (lotto 51, € 80.000-120.000). Nell’ambito della pittura “concreta” sono presenti Max Bill e Calderara. Per quanto riguarda gli artisti che hanno fatto ricerca sullo spazio e sulla luce citiamo: Dorazio con un grande reticolo del 1964 (lotto 71, € 70.000-90.000), Simeti, Bonalumi, Scheggi. Di Guttuso, un capolavoro di grandi dimensioni del periodo di corrente Interno nello studio eseguito nel 1947 (lotto 41, € 70.000-90.000). Boetti è presente con Niente da vedere niente da nascondere, un rarissimo ricamo del 1977 (lotto 122, € 50.000-70.000).
La raccolta comprende inoltre una magnifica collezione di opere di artisti internazionali quali Klee, Bram van Velde, Ben Nicholson, Léger e Tobey con un’opera museale del 1957 proveniente dalla collezione Marlborough – Gerson Gallery, New York e Marlborough Fine Art di Londra (lotto 45, € 60.000-80.000). La Pop Art italiana trova un suo spazio d’espressione con diverse opere dei maggiori esponenti della corrente tra i quali: Schifano, Pascali, Rotella e Festa presente con una storica opera del 1960 (lotto 117, € 10.000-15.000).
Uno spazio di rilievo è riservato alla scultura, tra le opere in catalogo: Chadwick, Atchugarry, Cappello, Consagra, Arnaldo Pomodoro, Man Ray, Melotti, Ontani, una slitta di Scarpitta (lotto 109, € 20.000 – 30.000) e del maestro dello spazialismo Lucio Fontana una Natura in bronzo (lotto 43, € 35.000 – 50.000) e due ceramiche policrome Pagliacci (lotti 50 e 120, € 40.000-50.000 cadauna). Top lot dell’asta un rarissimo Achrome di Manzoni (lotto 44, € 350.000-500.000).