Dopo l’incontro su Carlo Mollino, la Triennale di Milano continua il ciclo di appuntamenti sulle grandi personalità italiane che hanno contribuito in maniera fondamentale alla storia culturale e artistica nazionale e internazionale.
Nell’anno del conferimento del Leone d’Oro alla memoria alla Biennale di Venezia all’architetta Lina Bo Bardi (1914-1992), la Triennale ha invitato il ricercatore, designer, artista, curatore e professore di architettura alla Washington University di Saint Louis Zeuler R. Lima, ad approfondire la figura di Lina Bo Bardi, attraverso un dialogo moderato da Marco Sammicheli, con Francesca Molteni, curatrice e regista, con l’architetto Carlo Gandolfi, con il professor Roberto Duilio e con Marco Benvegnù, del brand Arper.
In un momento storico di radicali ripensamenti della vita abitativa, sociale e politica, la poetica di Lina Bo Bardi risulta essere più attuale che mai. Attraverso una ricostruzione filologica (e scientifica!) della sua vita, Zeuler R. Lima propone una nuova lettura dell’opera della Bo Bardi, indagando a fondo su cosa significhi vivere l’epoca contemporanea. Figura eclettica, mente irriverente e rivoluzionaria, Achillina Bo inizia la sua carriera da architetta nello studio di Gio Ponti, a Milano. Dopo la guerra sposa il critico d’arte Pietro Maria Bardi e si trasferisce in Brasile.
A San Paolo, nel 1951, progetta il suo primo edificio, la Casa de Vidro, oggi sede dell’Instituto Bardi. Tanti saranno in seguito i suoi progetti, come il celeberrimo Museo d’Arte di San Paolo, i quali considerano sempre, come punto di partenza, il quotidiano di chi li abita, «il popolo è architetto». É proprio una messa in pratica del quotidiano, un’architettura fatta per essere vissuta, veramente abitata, alla base della poetica di Lina, la cui grande eredità che le dobbiamo oggi è, tra le altre cose, un’attitudine verso la vita e verso lo spazio. Ispirandosi alla foresta amazzonica e instaurando sempre un dialogo con la natura, la grande architetta italiana, facendo proprio il pensiero wrightiano, ha sviluppato le basi del concetto di architettura organica come è concepita oggi dimostrandosi, più che attuale, una donna contemporanea.