10 opere da ricordare fra quelle viste nella fiera Arte in nuvola, appena conclusa al centro congressi dell’EUR, a Roma
159 espositori tra Gallerie, Progetti speciali, Editori, oltre 24.000 visitatori, più di 400 collezionisti italiani ed esteri ospiti. Sono questi alcuni dei numeri della prima edizione di Arte in Nuvola, la grande Fiera internazionale di arte moderna e contemporanea, che si è chiusa ieri a Roma. Ideata e diretta da Alessandro Nicosia, con la direzione artistica di Adriana Polveroni in collaborazione con Valentina Ciarallo. “Questi mesi di lunga attesa, confortati dalla fiducia delle istituzioni e soprattutto dei galleristi e degli artisti nazionali e internazionali, ci hanno permesso di arrivare a questo incredibile traguardo”, ha commentato Nicosia. Un entusiasmo che porta già all’annuncio della seconda edizione, che si terrà dal 16 al 20 novembre 2022.
Ieri vi segnalavamo una selezione dei migliori stand secondo il nostro personalissimo giudizio. Oggi il “gioco” si sposta alle singole opere: cosa ci saremmo volentieri portati a casa? Alcuni trend sono apparsi chiari a chi abbia visitato la fiera: per esempio c’erano ripetuti omaggi al grande Achille Perilli, scomparso a ottobre a 84 anni. Cera una grande attenzione al Futurismo, probabilmente aumentata anche dalla recente valorizzazione di Giacomo Balla, con la mostra al Maxxi e l’apertura della casa romana a Via Oslavia.
E la nostra wish list ha risentito di questi influssi: ma non potevamo resistere al faraonico stand di Robilant + Voena e Sperone, al Dorazio millesimato di Tornabuoni. Così come alle sinuose composizioni ceramiche di Renata a Cristina Cosi da Ferrarin, al Ceccobelli anni ’80 da Mirò, al coloratissimo Tornquist da Artesilva, al rigoroso Kounellis da Artemisia. Fino al provocatorio Matteo Attruia da Marina Bastianello…