Un’icona assoluta della cultura pop. Un’influenza stilistica avvertita ben oltre il regno della moda di lusso. Karl Lagerfeld è stata una delle figure più riconoscibili della sua generazione, forse anche perché è sempre rimasto avvolto nel mistero. Ora, Sotheby’s svela il primo dei cataloghi d’asta per le vendite dedicate allo stilista a Parigi e Monaco.
Sono ben 650 i lotti della collezione privata di Karl Lagerfeld che si apprestano a essere battuti. Un’attenzione particolare è dedicata alle residenze che ha realizzato nel corso della sua lunga carriera. Del resto non sorprende che il suo occhio da stilista si sia esteso dalla sfera privata alle venti residenze che si stima abbia progettato durante la sua vita. La vendita riunisce così decine di importanti pezzi di arte decorativa che riflettono la sua passione per il design. Quello contemporaneo e industriale – che lo ha preoccupato negli ultimi 20 anni – e quello del XVIII secolo e dei periodi Art Deco – che lo hanno affascinato lungo tutta la sua vita.
Pezzi di design radicali – modellati in acciaio freddo, alluminio, pelle, vetro e pietra – da artisti del calibro di Marc Newson e Martin Szekely sono giustapposti al lusso del XVIII secolo (lampadari in bronzo dorato e cristallo, un regale letto Luigi XVI drappeggiato in un filo e lampasso di seta gialla, scultura del XVIII secolo) e molti pezzi classici art déco, come il lavoro di Louis Süe e André Mare.
La passione di Lagerfeld per un’estetica contemporanea tagliente ha raggiunto l’apice nel design dell’appartamento futuristico sul Quai Voltaire, vicino alla Senna. Qui, in un edificio di 300 anni, ha reinventato il concetto tradizionale di studio d’artista. Con un interno monocromatico di vetro, metallo, cemento e silicone, questa è diventata la sua residenza principale in città, dove viveva con il suo famoso gatto Choupette. Per usare le sue parole: “Questa non è una casa… È un’astronave!“
La vendita apre inoltre le porte a due delle sue residenze inedite. Un appartamento a due piani in Rue des Saints-Pères (sempre a Parigi), dove ha mescolato con forza il design minimale con le arti decorative; e, l’ultima casa che ha mai decorato – una villa del XIX secolo a Louveciennes, vicino a Versailles. Quest’ultima è stato concepito come una lettera d’amore alle sue radici tedesche: adornata con manifesti pubblicitari, mobili e opere d’arte risalenti all’inizio del XX secolo dalla sua terra natale.
In asta poi gli schizzi che lo vedono nei panni dell’artista. Al lavoro su disegni per i modelli di scarpe e accessori, ma anche ritratti raffiguranti il suo compagno Jacques de Bascher. A questi si aggiungono album di foto e ritagli assemblati dallo stesso Lagerfeld e opere d’arte. Tra queste spiccano quelle del celebre illustratore e stilista francese Georges Lepape, una delle sue grandi ispirazioni. Curiosi i cuscini ricamati con la scritta “Ici, c’est la place du chat“, che riservava il posto al suo famoso gatto Choupette.
Karl Lagerfeld riuscì a coltivare un’immagine così riconoscibile da raggiungere lo status di culto. Tanto che troviamo il suo viso riprodotto in dipinti, disegni, sculture e persino bambole a forma della sua famosa silhouette, molte delle quali sono inclusi nella raccolta. L’uniforme di Lagerfeld è inconfondibile: abito nero elegante e contemporaneo, occhiali da sole scuri e guanti di pelle senza dita, abbinati a un colletto oversize in stile 19° secolo, spille per cravatte, ventagli portatili e una coda di cavallo bianca incipriata.
Sotheby’s si immerge in questo immaginario estetico proponendo giacche firmate da lussuose case di moda parigine – Yves Saint Laurent, Christian Dior alla Maison Martin Margiela. Molte sono nere, altre riportano trame a pelle di serpente e leopardate, oppure adornate con righe, ricami e borchie. Per quanto riguarda il suo variegato repertorio di guanti senza dita, la vendita comprende un caleidoscopio di colori e disegni: in rosa, rosso, argento, bronzo, borchie, righe, cotta di maglia.
I due cataloghi presentati per le aste live di Parigi e Monaco di dicembre sono il primo di cinque cataloghi d’asta che saranno pubblicati nelle prossime settimane.