I promotori sono certi di esporre più delle 23 opere riunite 26 anni fa al Mauritshuis dell’Aia, la mostra fino ad oggi più completa di Vermeer
“Penso che sarà impossibile averli tutti, ma stiamo ottenendo molto, più di quanto avessi mai sognato di avere. Alcune opere sono molto fragili”. Il soggetto? Sono i dipinti arrivati fino a noi del grandissimo Johannes Vermeer. E chi ne parla è Taco Dibbits, direttore del Rijksmuseum di Amsterdam, che ha appena annunciato la più grande mostra mai fatta del genio olandese. Si terrà allo stesso Rijksmuseum dal 10 febbraio al 4 giugno 2023, ed i promotori sono certi di esporre più delle 23 opere riunite 26 anni fa al Mauritshuis dell’Aia, la mostra fino ad oggi più completa. “Per i musei separarsi dal lavoro di questo artista è sempre più difficile”, lamenta Dibbits. “E le opere del XVII secolo sono fragili, gli spostamenti sono rischiosi”.
Nucleo centrale dell’esposizione saranno i quattro – sui 35 totali – capolavori di Vermeer già nelle collezioni del Rijksmuseum, fra i quali La lattaia e La Stradina di Delft. Ma è facile prevedere che il più ammirato sarà l’iconico Ragazza con l’orecchino di perla, prestato dal Mauritshuis. “È la ragazza olandese più famosa al mondo”, ha commentato Martine Gosselink, direttrice del museo dell’Aia. “Sì, ci mancherà terribilmente, ma una mostra di Vermeer senza la Ragazza semplicemente non è una mostra di Vermeer“. Altri capolavori già sicuri sono Il geografo, prestato dal Museo Städel di Francoforte, e Donna che scrive una lettera alla presenza della domestica, dalla National Gallery of Ireland di Dublino. Esposta anche La Pesatrice di perle, in arrivo dalla National Gallery di Washington.
E ci sarà anche La ragazza che legge una lettera alla finestra, recentemente restaurata, prestata dalla Gemäldegalerie di Dresda, che sarà esposta per la prima volta nei Paesi Bassi. Parallelamente alla mostra di Vermeer al Rijksmuseum, il Museum Prinsenhof Delft organizzerà la mostra Vermeer’s Delft. Che ricostruirà, per la prima volta, il contesto storico-culturale in cui fiorì la pratica di Vermeer, con opere di contemporanei di Delft esposte accanto a ceramiche e tappeti di Delft, materiali d’archivio e documenti personali.
