Una serie di desideri dichiaratamente espressi si susseguono per i 3:31 minuti del nuovo singolo di Corteccia, VORREI.
Il brano rappresenta il ritorno sulla scena del duo artistico composto da Pietro Puccio e Simone Pirovano. Anche in questo caso il pezzo è una miscellanea di suggestioni sonore e visive. Progressioni contemporanee e una spiccata ricerca armonica. Ritmo delicato ma incalzante dettato dalla mescolanza di pianoforte, batteria, voce, strumentazioni digitali e visual.
Concepita durante il primo lockdown, VORREI è una canzone che parla della fame e della sete che abbiamo avuto di spazi aperti. Ideale (ma anche fattuale) prosegue de Il ritorno dei viaggiatori, il brano anticipa l’uscita di un EP che vedrà la luce nel 2022. Il titolo, particolarmente suggestivo, è Quadrilogia delle distanze.
Si tratta del secondo episodio di una narrazione complessa, iniziata nel 2020 con Quadrilogia degli stati d’animo. Nell’EP vengono affrontati gli stati d’animo che ci alienano e ci opprimono, fino ad arrivare a quelli che ci fanno sentire leggeri. Impossibile non pensare a Umberto Boccioni e la sua celebre serie dedicata agli stati d’animo. Come il pittore futurista, anche Corteccia tratta il tema sfuggente del sentire umano procedendo per impressioni piuttosto che per affermazioni.
Con VORREI il due approfondisce il senso della distanza declinandolo in varie forme. Come anticipato in apertura di articolo, una serie di desideri e aspirazioni si susseguono sfiorando i temi della natura, della memoria, delle relazioni umane e della spinta verso l’assoluto. Un tentativo di assottigliare la distanza che ci separa dalla terra e dall’essenza del mondo.
Anche il video, realizzato da Pietro Puccio, sembra riflettere questa tensione. Delle mani, di diverse persone, si alternano nella lavorazione di un blocco di creta rossa. Sono persone diverse che creano, modificano, distruggono e ri-creano, persone messe in connessione da un’energia generativa senza sosta. Ciascuno plasma la creta dando forma a un suo desiderio: tornare ad abbracciare, stringere, correre al galoppo in spazi aperti.