All’asta online del primo volantino delle BR sul rapimento Moro sono giunte già 32 offerte, e la più alta raggiunge i 7000 euro
“Verificarne la peculiarità e l’interesse”. Queste le motivazioni che hanno spinto la Direzione Generale Archivi del Ministero della Cultura a disporre una verifica su un lotto di un’asta. Di che si tratta? Di una copia del ciclostile del “Comunicato n.1” delle Brigate Rosse, con cui l’organizzazione terroristica rivendicava il rapimento di Aldo Moro. Il documento in questi giorni ha fatto molto parlare, dopo che la casa d’aste romana Bertolami Fine Arts l’ha inserito nel catalogo di una sua vendita. Molti, fra questi diversi politici, si sono domandati se non sia il caso che una testimonianza di questa pregnanza storica rimanga disponibile al pubblico. E il MiC sembra intenzionato a fornire una risposta.
“Nel fascicolo ‘Moro uno’ della Corte di Assise di Roma”, informa la nota del Ministero della Cultura, “studiato e digitalizzato dalla stessa DG Archivi nell’ambito del ‘Progetto Moro’, risultano già presenti infatti 41 esemplari ciclostilati originali del comunicato n. 1 in questione. Tali esemplari sono l’esito di consegne da parte dei destinatari alla Questura oppure di sequestri. Alcuni risultano incompleti e non tutti sono nello stesso stato di conservazione”.
La casa d’aste precisa che si tratta di un “volantino ciclostilato su carta, misura circa cm.33×22, con 80 righe di testo scritte su entrambe le facciate. Presenta lievi strappi ai bordi, foglio piegato in quattro che lascia leggere pieghe centrali ma in complesso è in condizioni molto buone”. Viene proposto con una base d’asta di 600 euro, e con una stima fra i 1300 e i 1700 euro. Nel momento in cui scriviamo all’asta online sono giunte già 32 offerte, e la più alta raggiunge i 7000 euro.