Questo articolo è frutto dell’operato degli studenti del Laboratorio di scrittura, iscritti al Master Post Laurea “Management della Cultura e dei Beni Artistici” di Rcs Academy”, tenuto tra dicembre 2021 e gennaio 2022 da Luca Zuccala, vicedirettore della nostra testata. La collaborazione tra ArtsLife e Rcs Academy ha dato la possibilità agli studenti partecipanti al Master, dopo le lezioni di introduzione, pianificazione e revisione dei contenuti proposti, di pubblicare il proprio elaborato sulla nostra piattaforma.
Al Piccolo Teatro Strehler di Milano dal 14 al 22 dicembre 2021 gli allievi della Scuola di Ballo Accademia Teatro la Scala mettono in scena Lo schiaccianoci. Uno spettacolo ambientato nel mondo dell’onirico e interpretato da un cast di oltre cento ballerini, con musiche di Čajkovskij e la coreografia adattamento di Frédéric Olivieri, da LevIvanovič Ivanov.
Lo spettacolo è stato proposto per la prima volta nel 2011. Si basa sull’adattamento di Dumas della versione originale, più cruenta del racconto di Ernst Hoffman “Schiaccianoci e il re dei topi”. Nei ruoli principali hanno debuttato allievi fra il sesto e l’ottavo anno di corso, ma hanno preso parte allo spettacolo anche gli studenti più piccoli dell’accademia scaligera. Le scene e i costumi di Roberta Guidi di Bagno costituiscono l’ambientazione del balletto. Semplice ed efficace, la scenografia conduce lo spettatore all’interno della linea spazio-temporale in cui l’opera di svolge.
Nel primo atto è inscenata la festa della Vigilia di Natale a casa dei genitori di Clara, la protagonista.
La scenografia ricrea un ambiente domestico in cui lo zio Drosselmeier entra e regala a sua nipote Clara uno schiaccianoci. Il dono viene conteso e rotto dal fratello minore di Clara, l’atto è il climax della scena, incalzato dalla musica più concitata e dalla danza corale dei personaggi in scena. Dopo la festa, Clara si addormenta e inizia il viaggio all’interno dei suoi sogni. Lo Schiaccianoci si trasforma in principe e ferma l’avanzata del malvagio esercito dei topi, che, guidati dal loro Re. Il primo atto si conclude con il Valzer dei fiocchi di neve, in cui, venticinque ballerine danzano sotto una pioggia di neve artificiale. La neve scende prima lentamente e poi a ritmo sempre più vorticoso, simulando una vera tempesta.
Il secondo atto si apre con un assolo di Drosselmeier che conduce Clara e lo Schiaccianoci nel Regno dei dolci. I due protagonisti viaggiano su una nave, ed un drappo azzurro simula il movimento delle acque del mare. Una volta giunti al Castello dei dolci, Clara e Schiaccianoci, narrano le loro gesta alla corte e si siedono su due troni, osservando la scena. Segue la parte più dinamica e coinvolgente del balletto: una serie di divertissement di danze spagnole, cinesi, russe e arabe. Ogni classe di danzatori ha svolto una danza differente, unendo mondi, culture e tradizioni lontane.
I più piccoli studenti dell’accademia scaligera hanno interpretato una danza cinese. A seguire, tre studenti più grandi e dotati di maggiore energia e forza hanno performato la danza russa. Grazie al ritmo vivace e la presenza di salti e piroette, la danza russa, è una delle parti più apprezzate dal pubblico. Frédéric Olivieri inserisce poi la danza pastorale, con due ragazze ed un ragazzo e a seguire, la danza spagnola e la danza araba, dal ritmo esotico e movenze sinuose. Il susseguirsi dei danzatori, le musiche coinvolgenti ed i costumi trasportano lo spettatore all’interno della scena, evocando sensazioni di gioia e festa. L’atmosfera risulta quasi distopica: l’internazionalità trasposta nel mondo dell’onirico.
La scena termina con il Valzer dei fiori, una danza corale che coinvolge venti danzatori e introduce l’ultima danza, il romantico e celebre passo a due della fata confetto e il suo principe.
Nella coda del balletto si inseriscono tutte le danze a cui Clara e lo Schiaccianoci hanno assistito. Poi, il sogno si conclude, e Clara si risveglia accovacciata a terra, l’occhio di bue è puntato su di lei, e stringe il suo Schiaccianoci, ricordando l’avventura della notte di Natale.