Nell’anno che segna il centenario della nascita dell’artista, Christie’s porta in asta a Londra un capolavoro di tenerezza firmato Lucian Freud. Si chiama Ragazza con gli occhi chiusi (1986-87) ed è tra i più fini e suggestivi ritratti realizzati negli anni ’80 di Lucian Freud. La stima, non divulgata, potrebbe attestarsi sui £10-15 milioni.
La ragazza con gli occhi chiusi è il punto focale della Christie’s 20th/21st Century: London Evening Sale. Un grande appuntamento che rientra nel programma della 20/21 Shanghai to London, la serie di aste che vede anche la vendita, il 2 marzo, di un’opera di Pablo Picasso.
Il dipinto, rimasto nella stessa collezione negli ultimi 35 anni, si presenta per la prima volta all’incanto. Adagiata su un letto nello studio dell’artista a Holland Park, la modella, Janey Longman, è colta in un momento in cui si perde in una fantasticheria. Ha gli occhi serrati, le labbra socchiuse e la testa girata serenamente su un lato. I capelli scuri si riversano sul materasso, con l’impasto denso e tattile di Freud che riempie ogni ciocca di carnosa matericità.
Ragazza con gli occhi chiusi gode inoltre di una ricca storia espositiva. È stata infatti tra le opere incluse nella storica retrospettiva itinerante del 1987-88 Lucian Freud: Paintings, che ha viaggiato dall’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington, DC al Musée National d’Art Moderne di Parigi, dall’Hayward Gallery di Londra alla Neue Nationalgalerie di Berlino. Successivamente è stata poi inclusa nella grande mostra del 2005 al Museo Correr di Venezia, curata dal critico d’arte britannico William Feaver.
Dal morbido rigonfiamento del seno alle linee più tese della gola e della clavicola; dal viso complesso ed espressivo, dove brilla ogni singola lentiggine, alla lucentezza lattea della sua pelle. Nell’opera Freud sembra voler restituire, con tenerezza emotiva e virtuosismo tecnico, i caratteri più intimi e personali della modella. Per l’occasione la tavolozza spazia dal blu sfumato all’ocra, dal malva ai bagliori del bianco di Cremnitz.
Una bellezza traslucida quella di Ragazza con gli occhi chiusi, un dipinto che rinuncia a qualsiasi simbolismo e si concede solo parzialmente a un risvolto narrativo. Ovvero: la ragazza dorme o ha solo gli occhi chiusi? Cosa sta sognando? Cosa sta immaginando? Divertente per noi, di secondaria importanza per Freud. Per l’artista, in questo caso, era fondamentale lavorare sulla carne in modo tecnico e preciso. Per questo il dipinto vive di una sensualità libera, della tensione dei muscoli, del battito cardiaco che fa vibrare il corpo della modella.
A sessant’anni, Freud è una fase artistica caratterizzata da un’ambizione formale più grande che mai. L’inquadratura audace, la pennellata viscerale e l’acuto esame psicologico di Ragazza con gli occhi chiusi esemplificano la piena fioritura del suo linguaggio maturo. In questa fase, lo stile di Freud ha già superato la rigida precisione degli anni ’50, muovendosi verso un approccio riccamente fisionomico. La sua pittura è diventata più spessa, i suoi pennelli più decisi.
Una curiosità: la modella, Janey Longman, compare anche in Naked Girl (1985-86) e successivamente, insieme a India Jane Birley, nella grande tela Two Women (1992).
Esposizione
A New York dal 4 all’8 febbraio, a Hong Kong dal 15 al 17 febbraio e a Londra dal 23 febbraio al 1 marzo 2022.