Un varco per in mondo antico è stato aperto nel centro di Manhattan. Trentacinque affreschi provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli sono protagonisti di una mostra (per ora online) all’Institute for the Study of the Ancient World della New York University: Pompeii in Colour: The Life of Roman Painting.
In quel fatidico giorno dell’agosto del 79 d.C. Pompei, sommersa di cenere in seguito all’eruzione del Vesuvio, è passata bruscamente da essere una città vita ad assomigliarsi a una gigantesca natura morta. Un composizione drammatica dove il tempo è bloccato e la sua decadenza è eternamente immortalata. E conservata. Sotto le macerie, infatti, molte delle espressioni artistiche della città antica sono arrivate fino a noi. Sono utili a comprendere quella che era la vita a quel tempo; a Pompei, certo, ma anche in tutto il mondo greco-romano.
La nuova mostra online ospitata dalla New York University (NYU) ci offre una lettura ravvicinata sull’arte dell’affresco delle ville della città. Intitolata Pompeii in Colour, la mostra è organizzata dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli e presenta 35 affreschi, tutti provenienti da antiche abitazioni romane. Per ora, la mostra è disponibile solo in digitale poiché la sua apertura fisica è stata ritardata a causa della pandemia di COVID-19.
Oltre a raccontare degli affreschi pompeiani – dove abbondano scene mitologiche, paesaggi, nature morte, trompe-l’oeil, ritratti e scene di genere – Pompei in Colour presenta una ricostruzione virtuale e un fly-through della Casa del Poeta Tragico (Pompei, Regio VI, Insula 8.3-5), realizzato a partire da un modello ligneo conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.