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Villa Medici acquisisce la camera turca di Alfred de Curzon

Veduta dell’interno della camera turca a Villa Medici e del quadro Chambre de l’artiste à la Villa Médicis, dite la chambre turque, Alfred de Curzon, 1850, olio su tela, 33x47cm. © AFR – Villa Médicis

“Chambre de l’artiste à la Villa Médicis, dite la chambre turque” del pittore francese ed ex borsista di Villa Medici Alfred de Curzon (1820 – 1895) entra a far parte delle collezioni dell’Accademia di Francia a Roma e torna nel luogo in cui è nato, la camera turca, situata in una delle torrette nord di Villa Medici

Il nuovo arrivo nelle collezioni dell’Accademia (reso possibile anche grazie al sostegno di Philip e Cathia Hallri) entra nel percorso di valorizzazione delle risorse e, più in generale, nel progetto di attivazione, studio e condivisione del patrimonio dell’Accademia di Francia a Roma.

Dipinto nella primavera del 1850 da Alfred de Curzon (1820-1895), questo quadro rappresenta la camera turca di Villa Medici, residenza dell’artista durante il suo primo anno da borsista all’Accademia.

Come scrisse al pittore e compagno d’atelier Louis-Georges Brillouin poco dopo il suo arrivo a Roma: «Alloggio in una piccola camera turca che il signor H. Vernet fece arredare per lui quando era direttore. I muri sono interamente rivestiti di maioliche blu, bianche, gialle e verdi e dal centro della volta di arabeschi pende un lampadario di cristallo. Questa graziosa piccola stanza, dalla forma perfettamente quadrata, si trova proprio sotto una delle due logge aperte che sovrastano Villa Medici. Questa posizione così alta ha i suoi inconvenienti ma anche i suoi vantaggi; da qui posso gioire di una vista deliziosa».

La Chambre turque © Daniele Molajoli

Nonostante la vista panoramica sulla città, l’attenzione di Curzon è catturata dallo spazio intimo della stanza e dal suo ricco arredo policromatico. Come racconta lui nella lettera citata poco sopra, la stanza fu progettata nel 1833 dal pittore e direttore dell’Accademia di Francia a Roma (1829-1834) Horace Vernet (1789-1863), dopo il ritorno dal suo primo viaggio in Algeria.

Interessante il dettaglio dei vetri decorati delle finestre che non sono sopravvissuti: furono infatti sostituiti già alla fine degli anni ’50 del 1800. Il quadro di Alfred de Curzon rappresenta quindi una testimonianza importante dell’arredo originale della camera turca, così come fu progettata da Vernet nel 1833.

Qui due approfondimenti sull’autore e sulla storia del quadro realizzati da Ariane Varela Braga, borsista André Chastel 2021.

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