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L’ultimo principe dell’arte. Morto a 101 anni il collezionista e mecenate Marino Golinelli

Marino Golinelli Marino Golinelli
Marino Golinelli
Marino Golinelli

Imprenditore, mecenate, filantropo e appassionato d’arte, Golinelli si è distinto nelll’educazione e la formazione dei giovani, fra Arti e Scienze

Sembrava immortale, e in effetti per chi superi il secolo di vita la condizione non è poi così azzardata. E lui forse l’immortalità la cercava nell’arte, più che nella farmacia, che sono state le due ragioni della sua lunga vita. Sembrava immortale, e invece se n’è andato ieri, Marino Golinelli, a 101 anni di età. Una sola cosa con l’idea stessa di Bologna, per chi vivesse il variegato mondo dell’arte. Che per decenni durante la settimana di Arte Fiera si è ritrovato a far la fila su per le ripide scale di Via D’Azeglio, la casa-museo dei Golinelli. Marino, e la stupenda Paola, dai capelli meravigliosamente multicolorati. Lì si tenevano le luculliane agapi dei collezionisti, lì si ammiravano le 400 giacche Issey Mijake che erano la cifra distintiva del padrone di casa. Lì si restava sbalorditi per una collezione sempre in crescita.

Piangiamo la morte di un illuminato imprenditore italiano, di un grande mecenate, filantropo e appassionato d’arte”, ricorda ora il ministro della Cultura, Dario Franceschini. “Golinelli è stato un esempio per il nostro Paese con uno sguardo sempre rivolto alla formazione e alle giovani generazioni. La cittadella della scienza dell’opificio Golinelli resterà una pietra miliare della storia dell’industria italiana”. E il riferimento va alla Fondazione intitolata all’industriale e filantropo, dedicata all’educazione e la formazione dei giovani. Con al centro il vero fulcro degli interessi di Marino, ovvero i rapporti fra Arti e Scienze. Un impegno che nel 2001 gli aveva fatta meritare una laurea honoris causa in Conservazione dei Beni culturali dall’Alma Mater.

https://www.fondazionegolinelli.it/

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