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Mazzoleni inaugura la nuova galleria londinese con una mostra su Bonalumi

Mazzoleni London inaugura il suo nuovo spazio londinese con la mostra AGOSTINO BONALUMI. Shaped Metal. Realizzata in collaborazione con l’Archivio Bonalumi, è visitabile dal 9 marzo al 29 aprile 2022.

La galleria originaria di Torino amplia i suoi spazi espositivi con la nuova sede di 15 Old Bond Street, Londra. Un luogo di prestigio che inaugura con una mostra di prestigio. AGOSTINO BONALUMI. Shaped Metal si propone infatti di presentare in modo esaustivo un particolare aspetto della produzione dell’artista, ovvero quello legato alle lamiere.

Il titolo Shaped Metal (“metallo sagomato”) si riferisce infatti alle serie di lastre metalliche estroflesse create alla fine degli anni Ottanta mediante una operazione di “plissettaggio” e successivamente smaltate. Una specifica produzione di opere in metallo che ha permesso all’artista di approfondire l’indagine sulla percezione e sull’esplorazione dello spazio. La luce, riflettendo sulla superficie plissettata delle lastre metalliche, definisce una spazialità fortemente modulata sui monocromi rosso, bianco, blu, nero, verde, giallo e arancione.

La serie di colloca al culmine di un prolifico periodo del percorso artistico di Bonalumi iniziato negli anni Settanta e terminato all’inizio degli anni Ottanta. Caratterizzate da strutture rigorose dai ritmi rettilinei, si collocano pienamente nella ricerca dell’artista sui materiali e sulle loro potenzialità espressive.

A questo proposito, la curatrice, storica e critica d’arte Francesca Pola scrive: «Questo nuovo approccio alla materia, in cui fondamentale è anche la dimensione luminosa data dalla trasparenza, viene ripreso anche in un ciclo straordinario e ad oggi meno noto agli studi, che si lega a doppio filo all’indagine scultorea: quello delle “lamiere”, avviato alla fine degli anni Ottanta, in cui l’artista sperimenta l’utilizzo della lamiera smaltata per opere a parete che sfruttano le potenzialità duttili del materiale per articolare la forma in superfici percettivamente complesse e sfuggenti» (in F. Pola, Bonalumi. Sculture, Numerozeroeditore, Milano, 2014).

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