La premessa è d’obbligo, queste liste vanno prese con le dovute cautele. Qualsiasi ricerca, in realtà, che si prefigga di individuare personaggi popolari, per lo più negli ecosistemi social, in grado di “influenzare” le scelte del proprio pubblico.
Quando si parla di arte va poi aggiunto che non è possibile fare paralleli con gli altri settori, come ad esempio la moda o il food. Gli influencer dell’arte sono tradizionalmente critici, galleristi, artisti e curatori (magari anche qualche sparuto collezionista). Si tratta di personalità che vantano community molto verticali e che riescono a raccontare un settore non facilmente comunicabile. Nel luogo virtuale dove tutto è fruito velocemente e con una soglia di attenzione estremamente bassa, il contenuto sofisticato tende ad essere rovinato, svilito, svuotato della sua portata.
In ogni modo, sappiamo bene che ci sono riviste che campano da decenni con le liste Power 100 dei potenti dell’arte. Chi è fuori le denigra, chi è dentro cerca di non uscirci.
Ecco allora che al Motel Nicolella siamo lieti di presentarvi l’ultima ricerca dell’agenzia FLU PLUS, che ha voluto identificare i 10 top influencer italiani del settore crypto ed NFT. Coloro che negli ultimi dodici mesi si sono distinti per engagement rate, contenuto verticale e costruzione della community. L’audience di riferimento è rappresentata principalmente da giovani compresi tra i 25 e i 34 anni. Come vi salterà subito all’occhio, sono praticamente tutti artisti. Individui che grazie alla loro creatività hanno raccolto il consenso di una comunità, non per forza in dialogo con il mondo dell’arte tradizionale.
Molti di loro di avete già incontrati nelle pagine di questa rubrica, altri magari intravisti alla prima grande mostra della crypto arte in Italia organizzata al Palazzo della Permanente di Milano negli scorsi mesi (2121 CRYPTOART IS NOW, organizzata da WrongTheory con la curatela prestigiosa di Alessandro Brunello, Alan Tonetti, Serena Tabacchi). Proprio i crypto influencer, artisti che vendono le loro opere digitali online attraverso marketplace di NFT, stanno diventando sempre più seguiti nello scenario attuale.
L’analisi, che prende in considerazione il canale Instagram, vede al primo posto proprio Federico Clapis (@federicoclapis) con il 20,35%, seguito da Leopoldo D’Angelo (@dangiuz) 13,44% e da Annibale Siconolfi (@annibalesiconolfi) 6,51%.
A completare la classifica Giusy Amoroso (@marigoldff), Skygolpe (@skygolpe), Catello Gragnaniello (@catelloo), Giovanni Motta (@mottagiovanni), Giuseppe Lo Schiavo (@giuseppeloschiavo), Stefano Fraone (@_dotpigeon) e Fabio Catapano (@fabiocatapano).
Quando parliamo di influencer crypto parliamo di player di grande interesse anche per i marketer, tanto da diventare parte integrante di nuovi progetti di branding, co-creando NFT insieme alle aziende e firmandoli con il proprio nome. In questo contesto gli NFT non sono solo file digitali, ma diventano un modo per fornire accesso e condividere esperienze nel metaverso con fan e follower.
Secondo quanto emerge dalla ricerca basata sui dati di FLU PLUS, suite integrata di influencer marketing di proprietà di FLU, la principale audience di questo mondo è composta da uomini (62%) tra i 25 e i 34 anni.
Clapis e Dangiuz, condividendo con FLU la loro vision, hanno dichiarato:
“Spesso da fuori questo mondo può sembrare solo un atto speculativo per dei trailer creativi che amano commercializzare immagini. La cosa che non tutti sanno è però che spesso c’è un’autentica passione tra i collezionisti. Si tratta di un viaggio molto più ‘romantico’ rispetto a quello che si pensa, una community molto coesa e unita dalla sete e il desiderio di vedere il futuro avverato” – Federico Clapis
“Una volta passata la fase embrionale ‘è soltanto un trend!’, ‘è soltanto una bolla’ e con un po’ di assestamento per far passare lo scetticismo iniziale e chiarire il gran polverone su che cos’è in realtà un NFT (tecnologia utilizzabile in moltissimi modi ed ambiti), ci si può finalmente concentrare su come fisico e digitale possano entrambi fare uso di questa nuova tecnologia. Ad esempio, molti musei e gallerie, sia in Italia che all’estero, hanno già accolto a braccia aperte iniziative riguardanti esposizioni e mostre di artisti digitali” – Leopoldo “Dangiuz” D’Angelo