Aperte le porte di Miart, la più milanese delle fiere d’arte. 150 le gallerie partecipanti a questa 26esima edizione, divise tra le sezioni Emergent, Decades ed Established.
Ecco i 10 (più 1) stand che ci hanno colpito di più.
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10 A.M. ART
Un Luigi Veronesi forse ignoto ai più, quello portato in fiera dalla galleria 10 A.M. ART. Ai noti lavori sul medium fotografico si affiancano infatti disegni realizzati dall’artista durante la sua collaborazione con il Teatro alla Scala. Colorate scenografie e burattini dalle fattezze geometriche concorrono a dar vita a un colorato booth monografico.
2. Galleria dello Scudo
All’interno della sezione Decades svetta la veronese Galleria dello Scudo, approdata a Milano con un solo show dedicato all’opera del romano Toti Scialoja. Focus sulla produzione realizzata tra il 1956 e il 1957, con tele e sculture perfettamente in dialogo tra loro.
3. Dep Art Gallery
I colori sgargianti delle opere esposte da Dep Art fanno sicuramente saltare all’occhio lo stand della galleria milanese, presente in fiera con opere di Pino Pinelli, Wolfram Ullrich e Turi Simeti. Da segnalare l’ambiente immersivo creato sul retro dello stand dalle opere luminose della tedesca Regine Schumann.
4. Frittelli
Il progetto espositivo di Frittelli si concentra sulla storia di Paolo Masi, indagando i legami dell’artista con l’arte programmata a partire dalla mostra del 1965 presso la Galleria Aquilone, in parte ricreata all’interno dello stand. Un viaggio filologico dagli anni ’70 alle ultime opere realizzate soltanto lo scorso anno.
5. Galleria Gomiero
Entrando nello stand A94 sembra di fare un salto indietro nel passato, negli anni in cui Adolfo Wildt e Giacomo Manzù creavano le opere oggi esposte a miart da Galleria Gomiero. Un allestimento curassimo ed elegante, perfetto palcoscenico per le opere dei grandi maestri del secolo scorso.
6. Gió Marconi
Il delicato rosa delle pareti esterne di Giò Marconi introduce i visitatori a Broken Home, uno scambio di battute tra Louise Nevelson ed Enrico Baj, le cui opere si alternano a ritmo serrato all’interno dello stand. Un ambiente immersivo e giocoso nato dal comune intervento sull’ambiente domestico portato avanti dai due artisti tra anni ’60 e ’70.
7. Robilant+Voena
Basta il meraviglioso Morandi del 1913 esposto sulla parete esterna dello stand per garantire alla galleria un posto tra i migliori in fiera. Allo stesso anno risale l’Uomo al desco di Ubaldo Oppi, che con il paesaggio morandiano condivide anche gli stessi toni terrosi, in un’assonanza coloristica e temporale elegantemente studiata.
8. M+B
Di grande effetto il dialogo tra Eva Beresin e Plum Cloutman che si svolge all’interno dello stand di M+B, arrivata da Los Angeles. Le piccole tele di Cloutman, simili a icone simboliste, si affiancano alle coloratissime scene di gruppo realizzate da Eva Beresin, all’interno delle quali appaiono di tanto in tanto riferimenti a Guernica di Picasso.
9. ML Fine Arts
Semplicità ed eleganza regnano sovrane nello stand di Matteo Lampertico, dove si alternano (tra gli altri) grandi nomi come Afro, Schifano e Picasso. Pezzo forte del booth è senz’altro il meraviglioso busto di donna firmato Arturo Martini, esemplare di un’edizione composta da solo dieci pezzi.
10. Galerie lange + pult
Menzione d’onore a lange + pult, venuta in Italia con un solo show dedicato alla riscoperta di Italo Valenti, pittore sfortunatamente poco considerato in patria. Gli ultimi anni di vita passati in Svizzera hanno favorito il suo riconoscimento altrove, come dimostra il curatissimo stand della galleria di Zurigo.
11. Copetti Antiquari
“Omaggio all’America latina” è un’opera monumentale realizzata da Alik Cavaliere ed Emilio Scanavino per la Biennale di San Paolo in Brasile nel 1971. Censurata per il suo contenuto politico – l’opera era un omaggio alle vittime delle dittature nel sud America del ‘900 – è nuovamente visibile a Miart, nello stand B114, fino a domenica 3 aprile.
12. Galleria Continua
Un booth come sempre eterogeneo e variegato quello di Continua, che tra gli altri porta a miart un bellissimo dittico firmato Marta Spagnoli e un grande trittico floreale di Giovanni Ozzola. Spazio anche alla scultura con opere di Antony Gormley, Loris Cecchini e Hans Op de Beeck, autore del piccolo stagno che accoglie i visitatori all’interno dello stand A75.