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Philip Guston: dalla travagliata retrospettiva al nuovo probabile record in asta

Phillips Guston, Nile, 1958. Courtesy Sotheby's Phillips Guston, Nile, 1958. Courtesy Sotheby's
Phillips Guston, Nile, 1958. Courtesy Sotheby's
Phillips Guston, Nile, 1958. Courtesy Sotheby’s
Quarant’anni nella stessa collezione privata, a maggio passa in asta da Sotheby’s a New York. Si tratta di Nile, un’opera realizzata da Philip Guston nel 1958. Il suo debutto in asta, che segue di poco l’apertura della tanto attesa retrospettiva dell’artista a Boston, si prospetta un successo.

Il 17 maggio Nile si presenta in asta con la stima di $ 20 milioni – $ 30 milioni, la più alta mai assegnata a un’opera di Guston all’asta.

La vendita segue di un paio di settimane l’apertura di Philip Guston Now. La mostra – prevista per il 2020 e rinviata a causa dei presunti riferimenti di Guston al Ku Klux Klan – inaugura al Museum of Fine Arts di Boston per poi muoversi alla National Gallery of Art di Washington, DC, al Museum of Fine Arts Houston e alla Tate Modern a Londra.

Nile risale al periodo in cui Guston passa dalla figurazione all’astrattismo. Un segmento relativamente breve – negli anni ’60 torna alla figurazione – ma che negli ultimi anni ha suscitato sempre più interesse. Anche sul mercato. Complice la mostra che Hauser & Wirth gli ha dedicato nel 2016.

Il dipinto appartiene a un gruppo di tre opere molto simili, ma è l’unico ad essere sul mercato. Le altre due si trovano al Museum of Modern Art e al Whitney Museum, entrambi a New York. Per più di 40 anni, il quadro è rimasto nelle mani dei collezionisti di Dallas Peter e Edith O’Donnell.

L’opera – insieme ad altre due opere di Guston appartenenti ai collezionisti – viene venduta a beneficio dell’omonima organizzazione di beneficenza fondata dai due, che elargisce fondi a favore di campagne volte all’istruzione, alla tecnologia, alla salute pubblica e alla cultura.

E, se tutto va come previsto, l’incasso sarà considerevole. I prezzi per le opere di Guston sono infatti saliti notevolmente negli ultimi tempi. A novembre, durante la vendita della collezione Macklowe, un dipinto di Guston del 1976 (Strong Light) ha sfiorato il record dell’artista con un’aggiudicazione da $ 24,4 milioni. Tre volte la sua stima di $ 8 milioni. Il miglior risultato in asta per l’artista rimane quello fatto segnare nel maggio 2013, quando l’astrazione Fellini (1958), un tempo di proprietà di Nelson Rockefeller, è stata venduta per $ 25,8 milioni.

Nile è in mostra per una settimana presso la sede di Sotheby’s a Londra e in seguito andrà a Hong Kong e New York. Sono le prime volte che il dipinto viene visto pubblicamente.

Nonostante Nile si candidi a infrangere il record di Guston e diventare la sua opera più cara in asta, il dipinto dovrà spartire l’attenzione dei collezionisti newyorkesi con almeno un’altra grande opera. Negli stessi giorni Christie’s esita infatti un grande ritratto che Warhol ha dedicato a Marilyn Monroe, stimato oltre $ 200 milioni. Anche in questo caso la vendita dell’opera andrà a beneficio della fondazione costituita dalla famiglia dei defunti mercanti d’arte zurighesi Thomas e Doris Ammann, i quali possedevano l’opera.

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